Come ogni
estate il mondo NBA si porta dietro il suo tormentone post free-agency.
Anche la stagione appena cominciata non smentisce le aspettative e, come da copione, vede la conclusione del suo tormentone: Kevin Love.
Anche se in via non ufficiale (lo sarà il 23 agosto quando Wiggins tornerà scambiabile) la trade coinvolgerà tre squadre e ben quattro giocatori.
Infatti oltre all'approdo di Love a Cleveland (per la gioia di LeBron) a cambiare squadra saranno Bennet, che potrebbe finire ai Sixers, Wiggins, che finirebbe a Minnesota, e Young, che farebbe il percorso inverso dell'ex prima scelta di Cleveland.
Tutte le squadre coinvolte ci guadagnano ma ci sono alcuni elementi particolari.
Cleveland:
La squadra di Dan Gilbert, esaltata dal ritono di "King James", decide di interrompere bruscamente il percorso di ricostruzione intrapreso da qualche tempo (tre prime scelte negli ultimi quattro anni).
Infatti si decide di far fuori in un sol colpo l'ex prima scelta Anthony Bennet e la prima scelta 2014 Andrew Wiggins a favore della più esperta ala/centro ex Minnesota.
Il roster di sicuro non si indebolisce, anzi, ma resta sempre l'interrogativo sulla mossa (considerando anche che Waiters, altro giovane lanciato dai Cavaliers, dovrebbe cambiare aria).
Starting Five :Irving, Miller (? Allen?), James, Love, Varejao
Anche la stagione appena cominciata non smentisce le aspettative e, come da copione, vede la conclusione del suo tormentone: Kevin Love.
Anche se in via non ufficiale (lo sarà il 23 agosto quando Wiggins tornerà scambiabile) la trade coinvolgerà tre squadre e ben quattro giocatori.
Infatti oltre all'approdo di Love a Cleveland (per la gioia di LeBron) a cambiare squadra saranno Bennet, che potrebbe finire ai Sixers, Wiggins, che finirebbe a Minnesota, e Young, che farebbe il percorso inverso dell'ex prima scelta di Cleveland.
Tutte le squadre coinvolte ci guadagnano ma ci sono alcuni elementi particolari.
Cleveland:
La squadra di Dan Gilbert, esaltata dal ritono di "King James", decide di interrompere bruscamente il percorso di ricostruzione intrapreso da qualche tempo (tre prime scelte negli ultimi quattro anni).
Infatti si decide di far fuori in un sol colpo l'ex prima scelta Anthony Bennet e la prima scelta 2014 Andrew Wiggins a favore della più esperta ala/centro ex Minnesota.
Il roster di sicuro non si indebolisce, anzi, ma resta sempre l'interrogativo sulla mossa (considerando anche che Waiters, altro giovane lanciato dai Cavaliers, dovrebbe cambiare aria).
Starting Five :Irving, Miller (? Allen?), James, Love, Varejao
Minnesota:
I lupi di Minnesota riescono ad intavolare una grande trade che permetterà alla squadra di rafforzarsi senza subire troppo il colpo.
La squadra di coach Adelman, infatti, riesce ad ottenere sia l'esterno, con punti nelle mani, tanto desiderato che il sostituto di Love (che sia Bennet o Young).
Nel caso in cui non dovesse rientrare Philadelphia nella trade riuscirebbe ad accaparrarsi l'ottimo Bennet sotto le plance, mentre in caso contrario l'esperto Young non sarebbe comunque da buttare.
Entrambe le situazioni, però, sono colme di interrogativi: prendendo Bennet si avrebbe un ottimo prospetto sotto canestro ma anche un'incognita sul vero sviluppo del giocatore; con Young si rischierebbe di essere troppo leggeri sotto canestro.
Starting Five: Rubio, Wiggins, Brewer, Young? (Bennet?), Pekovic
Philadelphia:
I sixiers stanno cercando di sfruttare la situazione creata per portarsi a casa l'ennesimo prospetto.
Il loro inserimento, infatti, è legato unicamente a Bennet che potrebbe arrivare in cambio di Young.
La mossa, dato il progetto avviato anni fa con "tanking" a catena, sarebbe perfetta per la dirigenza, che riuscirebbe a scaricare il pesante contratto dell'ala ex Georgia Tech a favore di una delle più promettenti ale forti in circolazione.
Starting five: Carter- Williams, Richardson, Nunnaly, Bennet?, Noel
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