lunedì 19 ottobre 2015

LegaBasket Serie A: Milano travolge la malcapitata Avellino per 60 - 83

Milano domina (vincendo per 60 - 83)una Sidigas Avellino che regge solamente per un quarto. Gentile, Simon e Macvan le armi in più dell'Armani; fra gli irpini si salva solo Cervi
 
LegaBeko Serie A
Nella caldissima atmosfera del Pala Del Mauro di Avellino si è chiusa la terza giornata del campionato italiano.
Per l'occasione si sono sfidate due compagini con lo stesso record (1 - 1) ed in cerca di conferme: la Scandone Avellino di Pino Sacripanti e l'Olimpia Milano di Jasmin Repesa.
La squadra lombarda è riuscita a domare facilmente i bianco - verdi irpini che hanno retto solamente un quarto, quando il peso di Cervi sotto le plance ha messo seriamente in difficoltà gli avversari, ma che hanno subito le giocate di Simon, Gentile e Macvan nei periodi successivi.

LA CRONACA

Avellino che decide di tenere a riposo Green, affidandosi maggiormente alle incursioni sotto canestro dei lunghi, scende in campo con Blums, Veikalas, Nunnaly, Leunen e Cervi mentre Milano risponde con un quintetto atipico con Cinciarini, Gentile, Cerella (nel ruolo di disturbatore di Blums), Hummels e McLean.
La partita è subito frizzante con un bel botta e risposta di schiacciate fra Cervi e McLean; la sfida fra i lunghi delle squadre è il leitmotiv dei primi minuti, condita da una gran difesa di Avellino e dalle ottime ripartenze dell'ala/centro americana di Milano.
A 4:25, di fronte alle difficoltà di affondare la difesa campana e di placare le azioni nel pitturato, il coach croato dell'Olimpia decide di inserire Barac e Lafayette.
I due, insieme a Macvan, riescono a ribaltare il trend dei primi sette minuti e in un amen portano avanti la loro squadra (12 - 18).
Avellino cerca di difendersi come può con le stoppate di Cervi ma gli eccessivi falli e lo spazio lasciato in difesa, chiudono la prima frazione sul 14 - 20.

Nel secondo quarto la squadra di Sacripanti capisce che può fare qualcosa di più e colpisce subito con Blums da tre.
La reazione, però, è resa vana dall'aumento del ritmo difensivo di Milano, in particolare con Macvan e Lafayette, e con la maggiore facilità a canestro di Simon e dello stesso play/guardia ex Olympiacos
Dopo circa tre minuti di "orrori cestistici" generali da entrambe le parti, Repesa&co. decidono di ingranare la marcia e staccare definitivamente gli avversari portandosi sul 19 - 33 (con 3 in&out consecutivi da tre per Avellino).
I bianco - verdi subiscono il colpo e rispondono solamente con tiracci dalla lunga distanza non proprio incisivi.
Nel finale del periodo si riaccende improvvisamente la luce per la Scandone che prima con Leunen si riporta a -10 e poi, da un recupero su rimessa dopo un canestro, fissa il punteggio, alla fine del primo tempo, sul 31 - 39.

Il terzo periodo si apre con un'iniziale imprecisione delle due compagini spezzata da una tripla di Acker (34 - 41).
A partire dal minuto 8:00 sale in cattedra Alessandro Gentile che decide di prendere in mano i suoi e mettere il punteggio in sicurezza.
Il capitano dell'EA7 prima segna un tripla, poi risponde a quella di Blums con uno schiaccione ed infine realizza un 2+1 seguito da una tripla al limite dei 24".
Ma i guai per Avellino non arrivano da soli, perchè, al minuto 3:35, Cervi, dopo aver steccato il tap-in dopo due rimbalzi conquistati, commette il terzo fallo che impone a Sacripanti di riorganizzari i piani ed inserire Pini sul parquet.
Milano è padrona del campo e decide di allungare nel finale con una gran giocata di Simon sulla sirena.
Quarto che si chiude sul 48 - 64

Nell'ultima frazione Avellino si gioca la carta del tutto e per tutto ma le mancanze in attacco, evidenziate dalla sterilità del gioco degli esterni e la mancanza di palle sotto canestro, impediscono di riprende in mano la partita.
Milano, intanto, continua a controllare e decide addirittura di approfitare della mancanza del centro reggiano per far emergere i propri lunghi.
A 7:00 minuti dalla fine Macvan decide di dominare la difesa irpina; l'ala/centro croata fa praticamente quello che vuole in attacco e il malcapitato Leunen subisce da qualunque posizione.
Gli ultimi quattro minuti si limitano ad una gara dei tre punti di Avellino, senza gli eccellenti risultati come nella competizione, e al "garbage time" finale per l'Olimpia (con Magro e Fanton sul parquet).
EA7 che vince meritatamente l'incontro per 60 - 83 e si porta a 4 punti (1 - 2) in classifica.


Alessandro Falanga 





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