Beko Final Eight 2016 |
Dopo vent'anni dall'ultima affermazione ne esce vincitrice l'Olimpia Milano che, con non poche difficoltà, riesce a "matare" una mai doma Sidigas Avellino per 76-82.
Gli uomini di Repesa riescono ad imporsi non solo grazie all'elevata qualità tecnica del roster ma anche per le ottime scelte tattiche effettuate dal coach croato (vedi l'MVP della partita Sanders, schierato da 4 tattico) e per la lunghezza della panchina che ha permesso di imporsi sulla pur ottima Scandone di Sacripanti.
La cronaca
Le finaliste della Beko Final Eight 2016 |
Repesa, in particolare, continua come in semifinale, con Kalnietis al posto di Batista e Magro nel quintetto titolare, e inserisce Sanders da 4 tattico per mettere in difficoltà Leunen con la velocità (quintetti titolari:Cinciarini, Jenkins, Simons, Sanders, Magro per Milano Green, Acker, Nunnally, Leunen, Cervi per Avellino).
Ritmi elevati sin dall'inizio in cui emergono l'ottimo "duello" fra Cervi e Magro (confermato dopo la buona prova in semifinale) e l'importanza tattica di Sanders da 4 che mette subito in difficoltà il lungi irpini.
Milano vuole mettere subito le cose in chiaro e in un amen prima si porta sul 4-12, a 6:30, e poi cerca di addormentare la partita attraverso una difesa asfissiante che blocca qualsiasi attacco avversario
I campani subiscono inizialmente il colpo ma si risvegliano con una tripla di Nunnally e con un gran gioco da tre d Cervi che permette il recupero nel punteggio (8-16).
La panchina di Milano, lunga e competitiva, sale in cattedra nel finale con la girandola delle sostituzioni e Kalnietis (play lituano appena arrivato) mette in mostra tutte le sue doti atletiche.
Il primo quarto si chiude con una tripla di Veikalas che manda le squadre al mini-break sull'11-21.
Nel secondo quarto Milano intende ancora fare la "voce grossa" ma, dopo uno scambio di triple tra Ragland e Macvan, Avellino si sveglia dopo il tecnico fischiato a Simon.
A 3:36 i campani mettono la marcia con un super Nunnally che prima mette una tripla e poi porta a termine un gioco da tre(27-33).
Avellino ci crede ancora e, nonostante un gioco da tre di McLean, risponde forte con Pini per poi concludere il periodo sul 36-43.
Ad inizio secondo tempo Milano sembra aver imposto un determinato ritmo mentre Avellino continua a fare la propria partita a piccoli passi.
Proprio quando Macvan inizia ad imporsi sotto le plance, Sacripanti imposta una falsa zona 2-3 che permette di difendere meglio (3 palle rubate) e riorganizza la squadra trascinata da uno strepitoso Nunnally.
L'EA7, però, risponde alla grande e con Sanders e Jenkins da tre si riporta sul +10 (50-60).
Il terzo periodo finisce sul 53-60.
L'ultimo quarto inizia in maniera strana con il quarto fallo di Simon (con Kalnietis che rientra con tre falli a carico) e con Avellino che sembra poter compiere l'impresa.
Nel momento migliore di Avellino la "macchina perfetta" nelle mani di Repesa esce allo scoperto: schiacciata di Sanders da palla rubata e schiacciata di Mclean per il 57-68 (che riesce a bloccare mentalmente, più che sul campo, la Scandone).
La Sidigas torna a zona per invertire la tendenza della partita ma l'Olimpia difende a più non posso (togliendo totalmente ossigeno agli irpini in fase offensiva) e chiude, virtualmente, il match con due triple (una del solito Sanders e l'altra di Cinciarini).
Nel finale piccolo "brivido" per i padroni di casa con una tripla del solito Nunnally che, però, non permette ad Avellino di ritornare in pieno possesso del match.
Finisce 76-82 per l'EA7 che torna campione nella Beko Final Eight dopo vent'anni.
MVP: Rakim Sanders(17 pts e 7 rbo), Andrea Cinciarini(10 pts, 5 rbo, 3 asst)
Alessandro Falanga
SE TI E' PIACIUTO QUESTO ARTICOLO POTREBBE INTERESSARTI: