In questo caso c'è stata la prima volta per il Banco di Sardegna Sassari che dopo Supercoppa Italiana e Coppa Italia riesce ad accaparrarsi anche lo Scudetto.
La finale contro Reggio Emilia (prima volta nelle Finals Scudetto anche per la squadra di Max Menetti) è stata fantastica, con continui capovolgimenti di fronte e gioco duro fino alla fine.
La spunta la squadra con maggiore esperienza (leggi Logan), maggiore fisicità in campo e maggiore capacità di gestire le fasi critiche del gioco.
La stagione appena terminata è stata straordinaria per la squadra allenata da Meo Sacchetti nonostante le tante critiche e l'andamento altalenante soprattutto durante il periodo finale della stagione.
Reggio Emilia ne esce comunque vincitrice, dimostrando che il progetto cominciato circa 1 anno fa, comprendente un ottimo gruppo di giocatori italiani al suo interno, è soggetto solamente a miglioramenti nella stagione successiva.
Reggio, infatti, è riuscita in due anni a vincere l'Eurochallenge ed arrivare alla finale scudetto costruendo una squadra fondata sul perfetto mix fra giovani talenti nostrani ed esperti stranieri (Diener, Kaukenas e Lavrinovic).
La premiazione della Dinamo Sassari |
Sassari, invece, ha condotto una RS in "agrodolce", divisa fra le polemiche sulla deludente Eurolega e le vicende extra parquet (come il caso Sosa),chiudendo al quinto posto ed improntando l'intera stagione sulla contrapposizione contro la corazzata Milano.
Il percorso dei PO è stato, dati i risultati ottenuti, molto complicato già a partire dal primo turno (chiuso 3 - 1 contro i terribili ragazzi del coach of the year Maurizio Buscaglia) con dimostrazioni di "superiorità cestistica" sia in semifinale (contro l'Olimpia Milano; serie conclusa 4 - 3) che in finale contro la GrissinBon.
I protagonistri assoluti possono essere individuati in Logan, micidiale negli ultimi periodi, Dyson, che ha spesso preso la squadra in mano conducendola alla vittoria, Sanders, che nei momenti fondamentali si è reso protagonista (vedi il pareggio allo scadere contro Milano) e Shane Lawal, immarcabile a rimbalzo e dominante nel pitturato.
Il titolo di MVP delle Finals è stato assegnato a Sanders che con le sue giocate in attacco e la sua arcigna difesa si è meritato un posto nell'olimpo del basket nazionale.
Piccola critica per la squadra sarda: rispetto a Reggio Emilia, fondata su un solido gruppo di nazionali, la squadra di Sacchetti ha, sempre, preferito la "linea USA" a quella italiana.
Giocatori come Sacchetti (figlio di coach Meo), Formenti e Devecchi hanno dato un ottimo contributo alla squadra nell'impresa ma sono stati considerati sempre seconde linee rispetto agli stranieri divenuti quasi "inamovibili" (vedi i 50 min. di gara 6 di Logan).
Ora, con un Lawal già con la valigia pronta (direzione Barcellona), la Dinamo si appresta ad affrontare con maggiore entusiasmo la prossima stagione (con tanto di Eurolega) presentandosi come squadra da battere, mentre Reggio Emilia dovrà, ancora, dimostrare di essere una delle maggiori contendenti al titolo nazionale.
Alessandro Falanga
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