venerdì 19 settembre 2014
LegaBasket 2014/2015 PARTE I
Dopo le ottime qualificazioni estive e gli affascinanti mondiali spagnoli torna in cattedra il campionato nostrano.
Il nuovo assetto formatosi dopo la scomparsa di Siena, fallita e retrocessa in B, vede ancora una Milano, campione in carica, come squadra favorita alla vittoria finale.
A cercare di contrastare il dominio dell'Olimpia, però, ci saranno vecchie e nuove realtà "ristrutturate" e rinforzate nel Roster.
Tra queste le più in vista sembrano essere Sassari e Cantù, rivoluzionate nei quintetti titolari, che potrebbero giocare un brutto scherzo ai ragazzi di coach Banchi.
Da non sottovalutare sono anche le "matricole" Reggio Emilia, Brindisi e Venezia che promettono sorprese durante il lungo cammino.
Infine, a giocarsi un posto per i play-off ci sono Roma ed Avellino speranzose di affrontare al meglio anche la post-season.
Olimpia Milano: I campioni in carica si sono rinforzati rispetto alla scorsa stagione e anche di parecchio. A dare nuova linfa al club lombardo saranno Ragland, Meacham,M. Brooks,Kleiza e St. James che uniti alle conferme di Gentile, Melli, Cerella,Moss, Samuels, Hackett (con l'aggiunta di Gigli) mostrano la vera ambizione della squadra: l'Eurolega.
Sembrano poter dominare la competizione nazionale ma in quel di Milano devono stare attenti alle sorprese.
Unico neo la squalifica di Hackett.
VOTO MERCATO: 8
PROBABILE STARTING FIVE: Ragland, M. Brooks, Gentile A., Kleiza, Samules (St. James)
Pallacanestro Cantù: E' uno dei club maggiormente rivoluzionati e alla disperata ricerca di riscatto. Non ci sono più Ragland, Aradori e Cusin ma si è cercato di costruire comunque una squadra competitiva. Ottimi gli arrivi sotto canestro di Hollis, E. Williams, Mbodj e la conferma di Buva (oltre al lancio di Maspero) e ottimi anche gli investimenti sui piccoli dove spiccano Johnson-Odom, Feldeine e DeQ. Jones
Altro dato positivo è quello della base della squadra che si fonda sul giovane "gruppo azzurro" formato da Gentile, Bloise, Laganà e Abass.
VOTO MERCATO: 7,5
PROBABILE STARTING FIVE: Johnson-Odom, Feldeine, DeQ. Jones, Hollis, Mbodj
Dinamo Sassari:Hanno perso i due Diener in un colpo solo ma sono riusciti a costruire una squadra molto competitiva sia in Italia che in Europa.
Fondata sul gruppo storico formato da Devecchi, Sacchetti e Vannuzzo sono riusciti ad inserire tasselli importanti sia sotto canestro che sugli esterni.
Sotto le plance infatti troviamo Todic, in uscita da Brindisi, Shane Lawal, di ritorno nel campionato italiano e Brooks, ex JuveCaserta.
Sandrs e Logan, inoltre, garantiranno punti nelle mani conditi dagli assist e dalle giocate dei nuovi play Dyson e Sosa.
Con la speranza di vedere anche qualche giovane promessa giocare (Chessa e Tessitori), la squadra si presenta come una delle maggiore antagoniste di Milano.
Ha, infine, tutte le carte in regola per fare bella figura in Eurolega.
VOTO MERCATO: 7,5
PROBABILE STARTING FIVE:Dyson, Logan, Sanders, Brooks, Lawal
Pallacanestro Reggiana: La squadra di coach Menetti (prima grande conferma di questa squadra) sembra poter diventare la cenerentola della stagione 2014/105.
Gli emiliani sono riusciti a creare un gruppo fondato su un mix di giovani telenti italiani e esperti stranieri.
Fra i punti di forza il reparto lunghi, arricchito dall'arrivo di Polonara e D. Lavrinovic, e gli esterni, capeggiati dal trio D. Diener - Kaukenas - Silins.
Potrebbero dare altre soddisfazioni in Europa e sicuramente essere la scheggia impazzita del campionato.
VOTO MERCATO: 8
PROBABILE STARTING FIVE: Cinciarini, Diener D. Silins, Polonara, Cervi
Reyer Venezia Mestre: Squadra totalmente rivoluzionata sia nel Roster che nello Staff tecnico.
Il punto di forza è rappresentato senza dubbio da Carlo (Charlie) Recalcati che darà parecchie soddisfazioni in laguna. Arrivi importanti quali Viggiano, Goss, Ress, Stone, Ortner e C. Moore, e scommesse Ruzzier e Ceron, rendeno Venezia la seconda probabile cenerentola del campionato.
Il Roster è senza dubbio competitivo e renderà la vita difficle a più di qualche squadra.
VOTO MERCATO: 8
PROBABILE STARTING FIVE: Ston, Goss, Viggiano, Ress, Moore C.
New Basket Brindisi: La conferma dell'asse Bulleri. D. James e Zerini rappresenta una delle armi della squadra pugliese. Il Roster inoltre è stato rinforzato con gli arrivi di Henry,Denmon, Cournooh, D. Harper,D. Ivanov e Mays e le capacità di coach Bucchi potrebbero dare filo da torcere a tanti. Cercano senza dubbio di confermare quanto di buono fatto lo scorso anno e ambiscono a migliori posizioni in campioniato. Squadra imprevedibile e mina vagante della stagione.
VOTO MERCATO: 7,5
PROBABILE STARTING FIVE: Henry, Denmon, Harper D., James D., Mays
Virtus Roma: La squadra perde tanti elementi importanti quali Goss, Mbakwe e Kanacevic ma cerca di ripartire dall'unico confermato: D'Ercole. Arrivano pedine importanti come Petty e Triche, eroe di Trento, e sotto canestro l'esperienza di Ejim, Morgan, De Zeeuw.
Si cercherà di confermare quanto fatto lo scorso anno.
VOTO MERCATO: 6,5
PROBABILE STARTING FIVE: Petty, Triche,Eijm, Jones B., De Zeeuw
Felice Scandone Avellino: Squara fatta... anzichè no. La paradossale situazione di Avellino sarà una delle cause delle possibile sciagure in terra campana. Squadra senza dubbio competitiva, con Banks - Anosike e Gaines si potrebbe fare il salto di qualità, che manca però sempre di qualcosa. Panchina non esaltante ma buona che potrebbe essere il suo
punto debole.
Si cercherà di arrivare almeno in post - season per dimostrare di contare ancora qualcosa.
VOTO MERCATO: 7
PROBABILE STARTING FIVE: Gaines, Cavaliero, Banks, Trasolini, Anosike
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domenica 14 settembre 2014
FIBA Basketball World Cup Spagna 2014: USA - Serbia= 129 - 92
L'edizione spagnola del mondiale FIBA si chiude confermando le previsioni della vigilia.
I superfavoriti del team USA confermano la loro leadership mondiale chiudendo la rassegna imbattuti.
La partita è una di quelle in cui si spera che i malcapitati serbi riescano, se non a vincere, quantomeno a rendere la vita difficile alle stelle americane.
E così sembra nei primi minuti di partita dove un'ordinata Serbia riesce a mettere, e non poco, in difficoltà gli USA.
Un ispiratissimo Teodosic e un ottimo asse play - pivot (Teodosic/Markovic e Radulijca), infatti, sembrano imporre il loro gioco e portano il risultato sul 9 - 15 a 3:30 del primo quarto.
Il team USA però non ci sta ed inizia ad alzare il ritmo con le proprie stelle (in particolar modo Harden, Cousins e Irving) e ristabilisce le gerarchie ribaltando il risultato sul 22 - 15.
Il primo quarto si chiude con pieno ritorno USA e il punteggio di 35 - 21 in cui spiccano i 15 punti di Irving e i 6 rimbalzi di Cousins.
Il secondo periodo è un continuum del primo, con gli USA che riescono ad allargare il campo inserendo Gay da 4 (al posto di Faried) a 8:00.
La partita inizia a prendere il senso unico delle precedenti del team USA, con la squadra che inizia a tirare con percentuali stellari ( 45% dal pitturato, 89% da 2 e 71% da tre).
Il primo tempo si chiude sul 67 - 41 e con un enorme macigno sulla Serbia costretta ad una vera e propria impresa.
Nel terzo quarto coach Djordjevic le tenta tutte facendo ruotare tutti i suoi lunghi, sperando di fermare Faried, Cousins&co, e impostando la zona.
Gay da 4 continua ad essere un fattore ma tutta la squadra statunitense si esalta nella terza fazione.
La partita finisce definitivamente a 1:36 dalla fine del periodo con gli USA che mettono il canestro del 100 a 65 e condannano la Serbia alla seconda posizione.
Il quarto quarto è pura accademia e si chiude sul 129 - 92 portando il team USA sul tetto del mondo per la seconda volta cosecutiva.
La Serbia non ha nulla di cui rimproverarsi avendo giocato un ottimo mondiale dimostrando grande carattere soprattutto con squadre di alto livello quali Grecia e Francia.
Serbia: 7 Il voto non è tanto per la finale quanto per l'intero mondiale. Una squadra ordinata, che unisce il fisico dei lunghi all'estro dei piccoli. Il carattere di coach Djordjevic ha fatto il resto, renendo il team uno dei più completi d'europa.
MIGLIORI FINALE
TEODISC 7 (10 PTS, 7 ASSIST) BJELICA 7 (18 PTS, 3 RBO, 7 ASSIST)
MIGLIORI MONDIALE
TEODOSIC 8,5 BOGDANOVIC/KALINIC 8
USA: 9,5 Partita praticamente perfetta che si trasforma, nel terzo quarto, in allenamento. La partita rispecchia un mondiale dominato dagli americani che chiudono imbattuti e con cifre individuali da capogiro.Ottime le intuizioni di coach Krzyzewski che è riuscito a reinventarsi Gay da 4 che, allargando il campo, ha cambiato le sorti della partita
MIGLIORI FINALE
IRVING 9,5 (26 PTS, 4 ASSIST, 1 RBO) COUSINS 9,5 (11 PTS, 9 RBO)
MIGLIORI MONDIALE
THOMPSON 9,5 FARIED/DAVIES 9,5
Alessandro Falanga
VOTI
Alessandro Falanga
Luigi Masullo
I superfavoriti del team USA confermano la loro leadership mondiale chiudendo la rassegna imbattuti.
La partita è una di quelle in cui si spera che i malcapitati serbi riescano, se non a vincere, quantomeno a rendere la vita difficile alle stelle americane.
E così sembra nei primi minuti di partita dove un'ordinata Serbia riesce a mettere, e non poco, in difficoltà gli USA.
Un ispiratissimo Teodosic e un ottimo asse play - pivot (Teodosic/Markovic e Radulijca), infatti, sembrano imporre il loro gioco e portano il risultato sul 9 - 15 a 3:30 del primo quarto.
Il team USA però non ci sta ed inizia ad alzare il ritmo con le proprie stelle (in particolar modo Harden, Cousins e Irving) e ristabilisce le gerarchie ribaltando il risultato sul 22 - 15.
Il primo quarto si chiude con pieno ritorno USA e il punteggio di 35 - 21 in cui spiccano i 15 punti di Irving e i 6 rimbalzi di Cousins.
Il secondo periodo è un continuum del primo, con gli USA che riescono ad allargare il campo inserendo Gay da 4 (al posto di Faried) a 8:00.
La partita inizia a prendere il senso unico delle precedenti del team USA, con la squadra che inizia a tirare con percentuali stellari ( 45% dal pitturato, 89% da 2 e 71% da tre).
Il primo tempo si chiude sul 67 - 41 e con un enorme macigno sulla Serbia costretta ad una vera e propria impresa.
Nel terzo quarto coach Djordjevic le tenta tutte facendo ruotare tutti i suoi lunghi, sperando di fermare Faried, Cousins&co, e impostando la zona.
Gay da 4 continua ad essere un fattore ma tutta la squadra statunitense si esalta nella terza fazione.
La partita finisce definitivamente a 1:36 dalla fine del periodo con gli USA che mettono il canestro del 100 a 65 e condannano la Serbia alla seconda posizione.
Il quarto quarto è pura accademia e si chiude sul 129 - 92 portando il team USA sul tetto del mondo per la seconda volta cosecutiva.
La Serbia non ha nulla di cui rimproverarsi avendo giocato un ottimo mondiale dimostrando grande carattere soprattutto con squadre di alto livello quali Grecia e Francia.
Serbia: 7 Il voto non è tanto per la finale quanto per l'intero mondiale. Una squadra ordinata, che unisce il fisico dei lunghi all'estro dei piccoli. Il carattere di coach Djordjevic ha fatto il resto, renendo il team uno dei più completi d'europa.
MIGLIORI FINALE
TEODISC 7 (10 PTS, 7 ASSIST) BJELICA 7 (18 PTS, 3 RBO, 7 ASSIST)
MIGLIORI MONDIALE
TEODOSIC 8,5 BOGDANOVIC/KALINIC 8
USA: 9,5 Partita praticamente perfetta che si trasforma, nel terzo quarto, in allenamento. La partita rispecchia un mondiale dominato dagli americani che chiudono imbattuti e con cifre individuali da capogiro.Ottime le intuizioni di coach Krzyzewski che è riuscito a reinventarsi Gay da 4 che, allargando il campo, ha cambiato le sorti della partita
MIGLIORI FINALE
IRVING 9,5 (26 PTS, 4 ASSIST, 1 RBO) COUSINS 9,5 (11 PTS, 9 RBO)
MIGLIORI MONDIALE
THOMPSON 9,5 FARIED/DAVIES 9,5
Alessandro Falanga
VOTI
Alessandro Falanga
Luigi Masullo
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USA
venerdì 12 settembre 2014
La finale che sospetti
Quando tutti immaginavano un finale quasi scontato ecco che arriva la sorpresa.
La finale che sospetti sarà di scena ai mondiali spagnoli e vedrà di fronte le stelle americane e gli arcigni giocatori della Serbia.
Le due squadre, diametralmente opposte per stazza fisica e tattica, rappresentano il top del basket internazionale dopo aver dominato la fase ad eliminazione diretta.
Il favoritissimo team USA si presenta in gran forma alla finalissima di domenica dopo aver passeggiato anche sulla Lituania.
Il gioco degli americani si è rivelato nettamente superiore a quello di tutti gli avversari incontrati (solo una partita vinta per "appena" venti punti) e i diversi giocatori hanno mostrato le loro doti superiori.
I veri leader del team sono risultati, Irving, giovane play di Cleveland, faro della cabina di regia e primatista negli assist(3.5 asst), James Harden, shoting guard di Houston e mano calda della squadra (13.1 pts), e Kenneth Faried, guida della difesa e rimbalzista di riferimento (7.9 Rbo).
La vera forza degli USA è data dalla panchina che permette svariate possibilità di cambio del quintetto e della tattica di gioco: Curry, Thompson, De Rozan, Drummond e Cousin rappresentano un quintetto di tutto rispetto e di gran lunga superiore a quello titolare di molte altre squadre viste in Spagna.
A tutto questo è da aggiungere il talento e l'esperienza di due campioni come Rose e Gay che con le loro giocate fungono da faro per i giovani compagni di squadra.
La compagine europea ha invece caratteristiche leggermente diverse fondando il suo gioco su un mix fra collettivo e giocate dei singoli nei momenti chiave.
Ispirata, e sorretta, dal fenomeno Teodosic, la Serbia presenta tre caratteristiche fondamentali:
Altro fattore fondamentale è dato dall'esplosività dei giovani serbi e in particolar modo di Bodganovic e Kalinic che hanno mostrato più di una volta di essere degni di scenari internazionali ben più in vista.
Infine i lunghi, pezzo forte del roster, garantiscono fisicità, intensità difensiva e dominio a rimbalzo permettendo anche di riprende fiato a giocatori fondamentali come Raduljica e Krstic.
Anche se il finale sembra scontato, la partita potrebbe risultare molto divertente.
In particolare sarà curioso vedere come i lunghi serbi riusciranno a gestire la potenza di Faried e Davis e se i vari Teodosic, Kalinic e Bodganovic reagiranno alla pressione della finale e del terribile Team USA.
Chi vivrà vedrà...
La finale che sospetti sarà di scena ai mondiali spagnoli e vedrà di fronte le stelle americane e gli arcigni giocatori della Serbia.
Le due squadre, diametralmente opposte per stazza fisica e tattica, rappresentano il top del basket internazionale dopo aver dominato la fase ad eliminazione diretta.
Il favoritissimo team USA si presenta in gran forma alla finalissima di domenica dopo aver passeggiato anche sulla Lituania.
Il gioco degli americani si è rivelato nettamente superiore a quello di tutti gli avversari incontrati (solo una partita vinta per "appena" venti punti) e i diversi giocatori hanno mostrato le loro doti superiori.
I veri leader del team sono risultati, Irving, giovane play di Cleveland, faro della cabina di regia e primatista negli assist(3.5 asst), James Harden, shoting guard di Houston e mano calda della squadra (13.1 pts), e Kenneth Faried, guida della difesa e rimbalzista di riferimento (7.9 Rbo).
La vera forza degli USA è data dalla panchina che permette svariate possibilità di cambio del quintetto e della tattica di gioco: Curry, Thompson, De Rozan, Drummond e Cousin rappresentano un quintetto di tutto rispetto e di gran lunga superiore a quello titolare di molte altre squadre viste in Spagna.
A tutto questo è da aggiungere il talento e l'esperienza di due campioni come Rose e Gay che con le loro giocate fungono da faro per i giovani compagni di squadra.
La compagine europea ha invece caratteristiche leggermente diverse fondando il suo gioco su un mix fra collettivo e giocate dei singoli nei momenti chiave.
Ispirata, e sorretta, dal fenomeno Teodosic, la Serbia presenta tre caratteristiche fondamentali:
- la panchina
- l'esplosività delle giovani leve
- i 6 lunghi in squadra
Altro fattore fondamentale è dato dall'esplosività dei giovani serbi e in particolar modo di Bodganovic e Kalinic che hanno mostrato più di una volta di essere degni di scenari internazionali ben più in vista.
Infine i lunghi, pezzo forte del roster, garantiscono fisicità, intensità difensiva e dominio a rimbalzo permettendo anche di riprende fiato a giocatori fondamentali come Raduljica e Krstic.
Anche se il finale sembra scontato, la partita potrebbe risultare molto divertente.
In particolare sarà curioso vedere come i lunghi serbi riusciranno a gestire la potenza di Faried e Davis e se i vari Teodosic, Kalinic e Bodganovic reagiranno alla pressione della finale e del terribile Team USA.
Chi vivrà vedrà...
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