“Parliamoci chiaro, non cambia
nulla”.
Paul su una gamba sola ha appoggiato al vetro il nuovo
vantaggio Clippers lasciando un solo secondo sul cronometro della
gara e quindi un solo secondo di speranze Spurs.
Flavio Tranquillo
commenta così l’errore al tavolo per cui il cronometro è partito
in anticipo rispetto alla rimessa degli speroni “spoilerando” in un
certo senso lo schema previsto da Popovich a Rivers e i propri
giocatori.
Ma siamo sicuri che non cambi proprio nulla? Com’è ben
noto, l’arsenale a disposizione di coach Pop per quanto riguarda
gli schemi su rimesse nei finali di partita è estremamente ampio,
probabilmente nessun allenatore come lui cura così tanto questo
particolare del gioco, risultando sempre imprevedibile in ogni
situazione gli si presenti contro.
Tornando alla gara, Pop per
l’ultimo possesso tira fuori Duncan inserendo Matt Bonner al suo
posto, ovviamente per aprire il campo.
Con lui c’è Leonard,
Belinelli, Parker e Diaw a fare la rimessa.
Ciò che l’allenatore
Spurs voglia far credere alla squadra avversaria è ben chiaro,
“siamo in trasferta, metto su i tiratori e ovviamente si va per
vincer la partita”.
Insomma, tutto chiaro, e chiunque tra coloro che sono incollati allo schermo a vedere
la partita sembra convinto dall’idea di Pop e percepisce che gli
Spurs vogliano andare per la vittoria.
A questo punto torniamo a Diaw
che sta per rimettere in campo.
Il Francese ha ancora la palla in
mano, Leonard blocca per Bonner per poi tagliare verso il canestro
con Bobo pronto ad alzare per le infinite braccia dell’MVP delle
finals dello scorso anno.
Il tutto è però interrotto perché, come
detto, il cronometro parte in anticipo, il gioco Spurs è spezzato a
metà e la rimessa va rifatta.
Qualcosa cambia? Io credo proprio di
sì, ed è evidente rivedendo l’azione.
Leonard blocca nuovamente
per Bonner e taglia verso il canestro ma Barnes, conscio di ciò che
era successo in precedenza, si stacca dal proprio uomo per
intercettare il passaggio a centro area.
Il tutto accade con estrema
puntualità e i Clippers volano al secondo turno.
Ridurre a questa
situazione una partita fantastica e degna d’essere una gara 7 è un insulto al gioco del basket, ma siamo sicuri che “Non
cambia nulla”?
A tutti è noto di quanto sia anni luce avanti l’NBA
e in una gara 7 di questa portata, così sentita e così
battagliata, un errore del genere, a mio avviso, non è neanche
lontanamente concepibile.
Antonio Santillo
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