FIBA Qualifying Tournament 2016 |
Gli azzurri sono riusciti a battere la "modesta" Tunisia con il risultato di 41-68 e hanno dimostrato di poter andare avanti nella corsa alle Olimpiadi di Rio.
Più che per le giocate, dato il "dominio" italiano per circa 40 minuti (escludendo i "disgraziati" quattro minuti del secondo quarto in cui la squadra è stata capace di fare 0 punti), la partita ha permesso di cogliere più di un cambiamento sia dal punto di vista tattico che nelle rotazioni.
Dal punto di vista tattico è riscontrabile una vera e propria rivoluzione sia nel gioco difensivo che in quello offensivo.
In difesa, pur con qualche meccanismo ancora da registrare, l'Italia ha mostrato una buona aggressività sull'uomo e una tendenza a spingere l'avversario a giocare nel modo più sfavorevole possibile.
Ciò si è visto quando, per più di un quarto, gli uomini di Messina hanno costretto i tunisini ad allargarsi al massimo, sperando nella mano calda di Roll o El Mabrouk(che si è fatto notare sia per i particolari occhiali che per gli 11 punti messi a referto).
Inoltre, nei momenti chiave della partita, si è assistito a cambi difensivi continui per disorientare l'avversario.
Dal punto di vista offensivo, invece, è stato possibile individuare una serie di carenze che potrebbero
costare caro contro squadre più attrezzate (vedi Croazia e Grecia).
Rispetto al gioco del periodo Pianigiani, fondato sull'allargamento del campo, quello impostato da Messina contempla dei canoni decisamente diversi.
Ricerca ossessiva del ferro, spesso con giocate spalle a canestro, isolamenti continui (cercando di sfruttare le spaziature nel pitturato) e minima circolazione di palla sono le basi del nuovo attacco italiano.
Questo atteggiamento, però, ha spesso messo in difficoltà la nostra squadra che più di una volta si è ritrovata a forzare la conclusione, prediligendo il "movimento" sotto canestro piuttosto che lo scarico sui tiratori, o a prendere "imbarcate" clamorose contro i difensori avversari.
Il tiro da tre, preziosa arma nelle "mani" dei nostri tanti realizzatori dalla lunga, è stato il vero assente della serata con solo 14 conclusioni totali (di cui sei a segno).
Per quanto riguarda le rotazioni, invece, sono stati "svelati" due elementi fondamentali quali la preferenza per un quintetto fisico, in cui Melli gioca un ruolo strategico, e l'annunciato "spostamento" a play di Gentile.
Il FIBA Qualifying Tournament è appena cominciato e la strada da percorrere per raggiungere le Olimpiadi estive è ancora lunga e molto tortuosa.
GO AZZURRI!!
Alessandro Falanga
Immagini da http://www.fiba.com/it/oqt/italy/2016
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