FIBA Qualifying Tournament 2016 |
La squadra di Messina esce a testa alta dopo la sconfitta per 84-78 contro la Croazia ma rimane ancora una volta fuori dai giochi olimpici (terzo appuntamento consecutivo mancato per gli azzurri).
La squadra, che dopo la sconfitta della Grecia in semifinale credeva nel colpaccio, non riesce a sfruttare il fattore campo, facendo venir meno tutte le aspettative su una delle più forti, e organizzate, nazionali degli ultimi dieci anni.
La partita è stata, senza dubbio, la più spettacolare di tutto il torneo con i croati che hanno fatto prevalere sia l'esperienza che le abilità dei singoli.
Gli azzurri, che non hanno di certo sfigurato contro gli avversari, pagano i troppi falli concessi (alcuni fischiati con troppa leggerezza) e la capacità di allungare nei momenti chiave.
I vari esperimenti visti anche nelle altre partite pagano, in questo caso, fino ad un certo punto e le continue forzature (soprattutto nei finali dell'ultimo quarto e dell'overtime) non permettono alla nazionale di esprimersi come in altre occasioni.
Oltre al rammarico, per l'occasione sfumata alla fine, riemerge l'annosa analisi sullo stato di salute del basket italiano.
Pur avendo permesso a tanti nuovi talenti di esprimersi nelle diverse fasi dell' "avventura", questo FIBA Qualifying Tournament 2016 ha sottolineato le carenze del movimento cestitico nostrano che si mostrano, di volta in volta, con mancanze un pò in ogni ruolo, non permettono il vero e proprio salto di qualità.
Inoltre, nonostante la presenza di una stella come Messina, si è notata la lacuna "dell'ultimo tiro" in cui la nazionale ha evidenziato, come accaduto in altre occasioni, di non essere ancora in grado di raggiungere traguardi importanti che le avrebbero permesso di entrare tra le grandi d'Europa.
Questa sconfitta, che brucia tantissimo e che rischia di mettere in discussione l'intero nuovo progetto, servirà sicuramente a riflettere, cercando di mettere in atto un piano per le future competizioni.
Infine, considerando i pochi lati positivi della situazione, si può dire che certamente la Fip, dato l'ennesimo fallimento, comincerà a badare più alla "protezione" delle stelle del futuro (attuando ad esempio la tanto decantata formula del 6+6, rinviata di un anno) che alle "beghe" inutili su chi deve giocare questa o quella coppa.
Alessandro Falanga
Immagini da http://www.fiba.com/it/oqt/italy/2016
SE TI E' PIACIUTO QUESTO ARTICOLO POTREBBE INTERESSARTI:
Nessun commento:
Posta un commento