L’addio di Dwayne Wade ha verosimilmente messo fine al ciclo da contender dei Miami Heat – Champions della Division 5 volte negli ultimi 6 anni – che dopo le 4 Finals dell’era dei Los Tres Amigs sembrano destinati ai bassifondi della Division.
Quella di Flash non è stata l’unica partenza di spessore: hanno salutato la SW Teague ed Horford, Deng e Bosh, Lee e Jefferson oltre ad Oladipo. Proveranno a non farli rimpiangere, tra gli altri, Ibaka e – soprattutto – l’ex Superman Dwight Howard.
Atlanta Hawks
Starting Five: Schroder, Korver, Bazemore, Millsap, Howard.
From the Bench: Sefolosha, Prince, Scott.
Coach: Budenholzer.
Gli Atlanta Hawks del Coach of the Year 2015 Mike Budenholzer giocato un basket moderno, equilibrato ed attento sia alla fase difensiva che offensiva. Ovvero: di squadra. L’equilibrio delle ultime stagioni potrebbe essere scosso dalle due importanti novità che hanno segnato l’estate degli Hawks: la cessione di Jeff Teague, con seguente promozione in quintetto di Dennis Schroder, e l’addio ad un centro moderno, dalle mani educate e dall’ottimo IQ come Al Horford, sostituito dal centro ex Magic, Lakers e Rockets Dwight Howard.
Se il primo cambio potrebbe portare una a maggiore imprevedibilità e varietà al gioco di Atlanta, l’inserimento di Howard è sicuramente ciò che determinerà l’esito della stagione. Horford con Paul Millsap formava una delle frontline meglio assortite della Lega, mentre la convivenza tra Millsap e DH è tutta da scoprire.
Howard sembra aver perso la mobilità e la prestanza fisica dei tempi migliori, tuttavia anche una versione meno super, ma in salute, sarebbe un discreto upgrade difensivo per la sua capacità di proteggere il pitturato. Inoltre, se riuscirà a calarsi in un ruolo diverso dal passato – ossia non più di stella assoluta della squadra – potrebbe essere un fattore incisivo anche negli oleati meccanismi dell’attacco degli Hawks.
Curiosità per Taurean Prince, candidato al titolo di miglior rookie della Division, mentre desta qualche perplessità il recente taglio di Jarrett Jack, che – pur se spesso infortunato -con la promozione del tedesco avrebbe fatto comodo dalla panca.
Prediction: 45-48
Charlotte Hornets
Starting Five: Walker, Batum, Kidd-Gilchrist, Williams, Zeller (Hibbert).
From the Bench: Sessions, Belinelli,Kaminsky, Hibbert (Zeller).
Coach: Clifford.
Le 44 vittorie in Regular Season e la buona prestazione – nonostante l’eliminazione – contro i Miami Heat nel primo turno degli scorsi Play Offs dovrebbero essere il punto di partenza per gli Charlotte Hornets.
Potrebbe tuttavia trattarsi del punto di arrivo. L’ultima Free Agency è stata a dir poco scoppiettante, con tanti movimenti di mercato e firme su contratti da capogiro, e la franchigia della Carolina del Nord ha dovuto compiere delle scelte importanti.
Ad eccezione di Kemba Walker– reduce dalla miglior stagione in carriera – tutti gli altri big, a vario titolo, erano disponibili sul mercato: così le importanti ed onerose conferme di Nicolas Batum e Marvin Williams hanno determinato l’addio ad Al Jefferson, Courtney Lee e Jeremy Lin, sostituiti da Roy Hibbert e dall’azzurro Marco Belinelli.
Batum, Marvin Williams ed il recuperato Kidd-Gilchrist compongono un reparto di ali versatili e dall’elevata predisposizione difensiva, anche se – francese a parte – non particolarmente produttivo.
Belinelli è chiamato – pur essendo reduce da una stagione opaca a Sacramento – ad essere produttivo in una second unit comunque profonda garantendo pericolosità dall’arco. Coach Steve Clifford inoltre è chiamato nella difficile impresa di riesumare l’etereo Hibbert visto a Los Angeles: auguri.
Prediction: 42-44 W
Miami Heat
Starting Five: Dragic, Waiters, Winslow, Williams, Whiteside.
From the Bench: Johnson, Richardson.
Coach: Spoelstra.
Le rinunce – per motivi diverse – clamorose a Dwaine Wade, Chris Bosh e Loul Deng unite all’addio di Amar’e Stoudemire e Gerald Green hanno stravolto il roster della franchigia padrona della Division negli ultimi anni.
Chiavi in mano a Goran Dragic, chiamato a condurre i giovani Miami Heat nella prima stagione di rebuilding. Lo sloveno dovrà dimostrare di meritare lo status di cui è stato insignito, dopo una stagione non all’altezza delle aspettative.
Altro candidato a sostenere l’esame di maturità è uno dei big man più ambiti della scorsa estate, ovvero Hassan Whiteside. Il centro dovrà confermare l’impatto difensivo della scorsa stagione – miglior stoppatore della Lega e tra i primi rimbalzisti – cercando di aumentare la pericolosità in attacco. Compito difficile sia per le sue caratteristiche tecniche sia per la perdita di un catalizzatore di attenzioni delle difese avversarie come Wade.
Roster sicuramente indebolito e quasi sicuramente non vedremo gli Heat nella post season. Tuttavia qualche spunto di interesse per seguire la stagione lo potrebbero fornire la crescita di giovani come Justise Winslow, Josh Richardson e Tyler Johnson.
Questo scenario ovviamente ha ridotto al minimo il potere attrattivo della franchigia e difatti dal mercato non è arrivato altro che l’incostante Dion Waiters, chiamato a fornire un concreto contributo in attacco.
Prediction: 25-28 W
Orlando Magic
Starting Five: Payton, Fournier, Gordon, Ibaka, Vucevic.
From the Bench: Augustin, Hezonja, Jeff Green, Biyombo.
Coach: Vogel.
Gli Orlando Magic sono stati sicuramente una delle franchigie più attive durante l’estate. Pochi giorni dopo le dimissioni di Scott Skiles è stato subito trovato l’accordo con uno dei Coach più ambiti tra quelli disponibili sul mercato: Frank Vogel. Il cambio della guida tecnica è stato solo il primo di una lunga serie che ha visto la rinuncia a Brandon Jennings ed Andrew Nicholson, il rinnovo di Evan Fournier e l’arrivo di Bismack Biyombo, Jeff Green, D.J. Augustin e soprattutto dell’ex Thunder Serge Ibaka arrivato in Florida in cambio di Victor Oladipo.
Vogel è noto per l’efficacia del suo sistema offensivo, tuttavia ad Orlando è chiamare a fare il salto di qualità implementando un attacco che possa rendere efficaci le tanti armi potenzialmente a sua disposizione. In primis una delle migliori frontline della Eastern Conference – Nikola Vucevic oltre Ibaka e Biyombo – oltre a giovani promettenti come Aaron Gordon ed Elfrid Payton.
Gordon sembra candidato a ricoprire, mutatis mutandis, il ruolo che Paul George ha intepretato negli anni ai Pacers di Vogel: ovvero un’ala duttile che possa destreggiarsi sia nel pitturato che dall’arco. La scommessa è intrigante, soprattutto perché le analogie tecniche e fisiche tra Aaron e Paul sono poche.
Se Gordon potrebbe dimostrarsi ancora acerbo, non possono fallire Fournier – ricoperto di dollari – ed Ibaka, destinato ad essere per status e carriera il faro dei giovani Magic.
Verosimile qualche ulteriore intervento sul mercato, poiché la batteria dei lunghi sembra troppo affollata – chi ha detto Vucevic? – mentre il backcourt avrebbe bisogno di un tiratore che possa alleggerire un po’ il peso offensivo che grava su Fournier.
Prediction: 42-44 W e ritorno ai Playoffs.
Washington Wizards
Starting Five: Wall, Beal, Porter, Markieff Morris, Gortat.
From the Bench: Burke, Nicholson, Mahinmi.
Coach: Brooks
Uno dei migliori backcourt della Lega: John Wall e Bradly Beal. Un’ala versatile e moderna, Markieff Morris, ed un buon centro, Marcin Gortat. Se le partite fossero decise dal solo talento, probabilmente i Washington Wizards del neo Coach Scott Brooks sarebbero i padroni della Division a mani basse, e non solo.
In molti avevano visto l’arrivo del’ex Coach dei Thunder come premessa al ritorno del figliol prodigo Kevin Durant – sappiamo tutti poi com’è andata a finire… – invece l’estate nella Capitale è stata centrata sul rinnovo di Beal – seguito dalle firme di Andrew Nicholson e Ian Mahinmi – chiamato a dimostrare di valere lo status che il contratto gli ha assegnato.
Tuttavia le voci trapelate in merito alla difficile convivenza tra Wall e Beal non fanno ben sperare, perché spesso la soluzione adottata dai GM è quella di dividere anziché ricucire e l’esperienza di Brooks nello gestire coppie scintillanti potrebbe non bastare.
Nene, Jared Dudley e gli altri veterani si sono accasati altrove e l’impressione è che i ricambi non siano alla loro altezza.
Prediction: 43-45 W
Giovanni Rossi (odino)
Immagini da: www.nba.com
Articolo originale da: http://back9hours.com
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