Nella suggestiva atmosfera del Pala Bellinzona, l'Italia affronta l'ultima partita per le qualificazioni ad EuroBasket 2015.
Gli azzuri, che cercano la testa della classifica del gruppo G, si presentano con il classico "strarting five" con Cinciarini, Aradori, Gentile A., Datome e Cusin.
La partita sin dai primi minuti mostra il suo motivo, con un dominio dei lunghi italiani (questa volta il 5 titolare svizzero è Vogt, ex team manager richiamato in extremis dopo l'infortunio di Brunner e Capela) e una maggiore aggressività della difesa.
Il primo quarto si chiude sul 15 - 28 con Datome che sfiora anche la doppia cifra (9 punti).
Nel secondo quarto Pianigiani mischia le carte e l'Italia si presenta con Gentile S., Vitali L. e Cervi al posto di Cinciarini, Gentile A. e Cusin.
La squadra continua a gestire la partita e a far valere il maggiore tasso tecnico fino a 5:09 quando la caviglia di Gentile A. fa tirare il fiato e allo stesso tempo fa "sgonfiare" la squadra.
La Svizzera, infatti, inizia a crederci portandosi sul 21 -35 e gli azzurri mostrano grande disattenzione in attacco.
Con il ritorno in campo di Datome e Cinciarini la partita viene riportata sui propri binari e il primo tempo si conclude sul 29 -48.
Nonostante il mini - break di metà secondo periodo la squadra risponde bene al campo con 18 rimbalzi e il 60% da due.
Il secondo tempo si apre con il solo Vitali M. come novità (al posto di Aradori) nel quintetto classico.
Anche nel terzo periodo ci sono dormite clamorose degli azzurri che nei primi tre possessi perdono ben tre palle regalando cinque punti agli elvetici (pregevoli gli scambi dei fratelli Mlajan).
Con il ritorno a +20 (tripla di Cinciarin) sale in cattedra il capitano Datome che con due triple (e 22 di score) chiude il terzo periodo sul 44 - 67.
L'ultimo periodo è pura formalità con Pianigiani che premia la panchina e fa ruotare praticamente tutti.
La gara (quintetto finale Gentile S., Vitali L., Vitali M., Polonara e Pascolo) si chiude definitivamente sul 65 - 80 e gli azzurri raggiungono finalmente gli Europei del 2015.
Datome:8 con 24 punti, 7 rimbalzi e 2 assist risulta essere un giocatore fondamentale per la nazionale. Si prende tiri di ogni genere e cerca di responsabilizzare anche i nuovi arrivi. Rimane quasi tutta la partita in campo per poi lasciare il parquet a 2:19 per Polonara.
CAPITANO MIO CAPITANO
Gentile A.= 6,5 gioca come sempre al top ma, anche questa volta, la caviglia fa spaventare l'intero Pala Bellinzona. Rientra nel terzo quarto in campo per poi tornare in panchina date le condizioni precarie.
SFORTUNATO
Cinciarini: 7 rispetto alla partita contro la Russia è un altro giocatore. Diventa leader assoluto della manovra d'attacco nel terzo quarto quando la squadra non gira come dovrebbe. Chiude con 17 punti, 4 rimbalzi e 1 assist.
METRONOMO
Cusin: 7,5 anche lui come Cinciarini è un altro giocatore. Questa volta non soffre la stazza dei lunghi avversari e riesce a dominare sotto canestro spesso e volentieri. Pecca di sufficienza su due ottime giocate di Vogt e Atcho ma risulta comunque decisivo sia in attacco che in difesa.
FORTUNATO
Cervi: 6,5 il giocatore dominante della partita di Cagliari è risulta scarico e anche di parecchio. Sembra essere decisivo in attacco all'inizio ma le eccessive distrazioni e i quattro falli a 8:50 dell'ultimo quarto lo fanno accomodare in panchina senza primeggiare come in altre occasioni.
DISTRATTO
Aradori: 7 combattivo come sempre e desideroso di riscatto. Rimane per quasi tutto il primo tempo sul parquet dove però si distingue anche per qualche "forzatura" di troppo. Si godrà il secondo tempo dal bordo campo per dare spazio alla panchina.
BULLDOZER
Gentile S.= 6,5 buona partita del maggiore dei Gentile che raccoglie 4 punti e 3 assist. Cerca di farsi valere in campo ma risulta troppo distratto nel secondo periodo, quando la Svizzera iniziava a fare paura.
ALTALENANTE
Vitali L.= 7 visione tattica e aggressività difensiva sono le doti che lo contraddistinguono. Anche questa volta fa il suo "sporco" lavoro e riesce anche ad improvvisarsi ala nel quintetto piccolo schierato nel terzo quarto. Esce per eccessivo agonismo all'inizio del terzo periodo per fare spazio a Moraschini.
COMBATTENTE
Vitali M, Moraschini, Polonara, Pascolo= 7 finalmente tutte le nuove leve riescono a scendere in campo. Anche loro, in quella che si tramuta una festa, riescono a dare il loro, seppur minimo, contributo alla causa. Il voto più che per la prestazione vuole essere un augurio per questi quattro ragazzi che ancora riescono a fare la differenza in un campionato dove si preferiscono gli "americani a mezzo servizio".
GIGANTI
Pianigiani= 8 Ancora una volta gli riesce il miracolo. Finisce, come lo scorso anno, nel girone più duro (data la "corazzata" russa e il girone a 3) e come l'anno scorso riesce a mettere il sigillo sulla qualificazione. Anche se non gli riesce, come l'ultima volta, l'en plein dimostra di essere un allenatore di talento e molto attento ai giovani. Si spera in qualche altra soddisfazione, magari nella prossima competizione continentale.
CONDOTTIERO
mercoledì 27 agosto 2014
domenica 24 agosto 2014
Qualificazioni EuroBasket 2015: Italia - Russia= 68 - 72 IL PAGELLONE
Sconfitta per l'Italia che viene travolta dalla Russia per 72 - 68 al PalaRockefeller di Cagliari.
Il risultato finale , non più di tanto vincolante per la qualificazione, lascia l'amaro in bocca in quanto gli azzurri avevano dimostrato di poter domanare una "corazzata" cestistica.
L'Itala parte con il quintetto classico con Cianciarini. Aradori, Gentile A., Datome e Cusin.
Partita subito equilibrata e dura in cui i lunghi esaltano, come ci si aspettava, le loro qualità sotto canestro; primo break italiano a 7:55 dove il parziale di 8 - 2 della squadra viene interrotto solamente da una grande schiacciata di Timofej Mozgov.
Pianigiani inizia a mischiare le carte mandando sul parquet Cervi e Vitali, al posto di Cusin e Aradori, per velocizzare il gioco e dare maggiore intensità difensiva.
A 2:11, con l'entrata di Gentile S. al posto di Cinciarini, la squadra azzurra mostra il meglio di se grazie all'aggressività nei confronti degli avversari, vedi Vitali in attacco, e un'ottima impostazione difensiva.
Il secondo quarto, che si apre con il quintetto Gentile S. - Vitali - Aradori - Polonara - Cusin, parte con una tripla del più grande dei Gentile per poi andare verso un equilibrio maggiore fra le compagini.
La lotta punto a punto evidenzia sia le difficoltà in difesa della nostra squadra che l'eccessivo nervosismo dei giocatori (Datome 3 falli e Gentile A. 2 palle perse).
La prima ffrazione di gioco si chiude sul 36 - 36, con un bel 4/16 dall'arco dei 6,75.
Nella ripresa gli azzurri mostrano di essere una grande squadra, giocandosela punto a punto con i russi e trovando il break solamente grazie a Datome che subisce due falli sfondamento in difesa e uno dalla linea dei 3 punti in attacco.
Menzione speciale per Cervi che riesce a "dominare" letteralmente i lunghi russi mettendo a referto anche 4 stoppate.
L'ultimo periodo si apre con l'ennesima stoppata di Cervi, che si accomoderà subito in panchina per un infortunio al polpaccio, e lo stesso motivo del punto a punto tra le squadra.
A 6:50 la svolta della partita con il quarto fallo di Datome che viene sostituito da Vitali.
Il quintetto piccolo schierato da Pianigiani (con Gentile A. da 4) non regge e l'Italia subisce il parziale di 5 - 0 fermato dalla schiacciata di Cusin in faccia a Mozgov.
I russi, però, non ci stanno ad uscire subito dalla lotta per le qualificazioni all'Europeo ed iniziano ad aggredire gli avversari.
Nel finale, con un'impressionante imprecisione dalla lunetta dei russi, l'Italia non riesce ad approfittarne e finisce sotto i colpi dell'avversario per 68 - 72.
Nulla da rimproverare agli azzurri che hanno dimostrato, ancora una volta, di essere all'altezza dei "grandi" del basket europeo e di poter riscattare subito la sconfitta subita.
IL PAGELLONE
Datome: 7 come sempre il capitano lotta e fa vedere tutta la sua qualità. Questa sera un pò troppo falloso (tre falli nel secondo periodo) ma le sue abilità a livello tecnico e tattico gli permettono di rimanere in gara fino alla fine. Lodevoli le sue doti difensive (i tre sfondamenti subiti mantengono per un pò l'Italia in piedi) e la sua ampia visione di gioco.
LEONE IN GABBIA
Gentile A.: 7,5 mette a referto 23 punti ma, come anche nella gara contro la Svizzera, pare essere troppo nervoso. Diverse chiamate di passi e "troppe" palle perse soprattutto negli ultimi periodi. Prestazione pregevole ma da migliorare sotto pressione.
URAGANO NERVOSO
Aradori: 7 ci mette tutto l'impegno in campo e spesso riesce a far vedere i suoi numeri. Un pò troppo frettoloso sui contropiedi, vedi le palle perse fra terzo e quarto, ed eccessivamente impreciso dai 6,75.
Realizza 9 punti che evidenziano il suo rendimento altalenante.
DISTRATTO
Cinciarini: 6,5 non una delle sue migliori prestazioni. Troppo timido in difesa dove subisce le giocate di Ponkrashov (22 punti) e troppo statico in attacco. Rinuncia spesso al tiro dalla distanza e incide con soli 3 punti.
ORDINARIO
Vitali: 7 mostra il suo talento mettendo un pò di pepe alla partita nel secondo quarto con la sua aggresività. Fa vedere buone giocate e da intensità alla difesa.
GUERRIERO
Gentile S.: 6,5 tanta intensità difensiva e tanta imprecisione offensiva. Come Cianciarini e Vitali non si fida del suo tiro da tre e viene definitivamente sostituito quanto mostra troppa aggressività in difesa.
INESPERTO
Cusin: 8 ottima partita del lungo ex Cantù contro Mozgov e compagni. Tenta il miracolo anche questa volta e per poco non gli riesce. Prende rimbalzi e limita i lunghi russi finendo la partita anche con 10 punti finali.
GIGANTE
Cervi: 8 con 5 stoppate consecutive riesce a sfruttare al meglio i suoi 2,15 cm di altezza. Limita costantemente Mozgov e diventa un fattore fino a 4:02 dal termine. Torna in panchina a causa di un infortunio ma può essere fiero della prestazione odierna.
ENFANT PRODIGE
Polonara: s.v. entra per pochi minuti e non incide particolarmente sulla partita. La sua sfortuna è quella di avere un "certo" Datome titolare in quintetto.
n.e: Della Valle, Magro, Pascolo
Pianigiani: 7 mette molto bene la suqadra in campo e si accorge sempre quando è il momento di cambiare schemi. Ottima la sua intuizione su Cervi. Pecca un pò con il suo "quintetto piccolo sperimentale" che non riesce a dare i frutti sperati.
MAESTRO
Il risultato finale , non più di tanto vincolante per la qualificazione, lascia l'amaro in bocca in quanto gli azzurri avevano dimostrato di poter domanare una "corazzata" cestistica.
L'Itala parte con il quintetto classico con Cianciarini. Aradori, Gentile A., Datome e Cusin.
Partita subito equilibrata e dura in cui i lunghi esaltano, come ci si aspettava, le loro qualità sotto canestro; primo break italiano a 7:55 dove il parziale di 8 - 2 della squadra viene interrotto solamente da una grande schiacciata di Timofej Mozgov.
Pianigiani inizia a mischiare le carte mandando sul parquet Cervi e Vitali, al posto di Cusin e Aradori, per velocizzare il gioco e dare maggiore intensità difensiva.
A 2:11, con l'entrata di Gentile S. al posto di Cinciarini, la squadra azzurra mostra il meglio di se grazie all'aggressività nei confronti degli avversari, vedi Vitali in attacco, e un'ottima impostazione difensiva.
Il secondo quarto, che si apre con il quintetto Gentile S. - Vitali - Aradori - Polonara - Cusin, parte con una tripla del più grande dei Gentile per poi andare verso un equilibrio maggiore fra le compagini.
La lotta punto a punto evidenzia sia le difficoltà in difesa della nostra squadra che l'eccessivo nervosismo dei giocatori (Datome 3 falli e Gentile A. 2 palle perse).
La prima ffrazione di gioco si chiude sul 36 - 36, con un bel 4/16 dall'arco dei 6,75.
Nella ripresa gli azzurri mostrano di essere una grande squadra, giocandosela punto a punto con i russi e trovando il break solamente grazie a Datome che subisce due falli sfondamento in difesa e uno dalla linea dei 3 punti in attacco.
Menzione speciale per Cervi che riesce a "dominare" letteralmente i lunghi russi mettendo a referto anche 4 stoppate.
L'ultimo periodo si apre con l'ennesima stoppata di Cervi, che si accomoderà subito in panchina per un infortunio al polpaccio, e lo stesso motivo del punto a punto tra le squadra.
A 6:50 la svolta della partita con il quarto fallo di Datome che viene sostituito da Vitali.
Il quintetto piccolo schierato da Pianigiani (con Gentile A. da 4) non regge e l'Italia subisce il parziale di 5 - 0 fermato dalla schiacciata di Cusin in faccia a Mozgov.
I russi, però, non ci stanno ad uscire subito dalla lotta per le qualificazioni all'Europeo ed iniziano ad aggredire gli avversari.
Nel finale, con un'impressionante imprecisione dalla lunetta dei russi, l'Italia non riesce ad approfittarne e finisce sotto i colpi dell'avversario per 68 - 72.
Nulla da rimproverare agli azzurri che hanno dimostrato, ancora una volta, di essere all'altezza dei "grandi" del basket europeo e di poter riscattare subito la sconfitta subita.
IL PAGELLONE
Datome: 7 come sempre il capitano lotta e fa vedere tutta la sua qualità. Questa sera un pò troppo falloso (tre falli nel secondo periodo) ma le sue abilità a livello tecnico e tattico gli permettono di rimanere in gara fino alla fine. Lodevoli le sue doti difensive (i tre sfondamenti subiti mantengono per un pò l'Italia in piedi) e la sua ampia visione di gioco.
LEONE IN GABBIA
Gentile A.: 7,5 mette a referto 23 punti ma, come anche nella gara contro la Svizzera, pare essere troppo nervoso. Diverse chiamate di passi e "troppe" palle perse soprattutto negli ultimi periodi. Prestazione pregevole ma da migliorare sotto pressione.
URAGANO NERVOSO
Aradori: 7 ci mette tutto l'impegno in campo e spesso riesce a far vedere i suoi numeri. Un pò troppo frettoloso sui contropiedi, vedi le palle perse fra terzo e quarto, ed eccessivamente impreciso dai 6,75.
Realizza 9 punti che evidenziano il suo rendimento altalenante.
DISTRATTO
Cinciarini: 6,5 non una delle sue migliori prestazioni. Troppo timido in difesa dove subisce le giocate di Ponkrashov (22 punti) e troppo statico in attacco. Rinuncia spesso al tiro dalla distanza e incide con soli 3 punti.
ORDINARIO
Vitali: 7 mostra il suo talento mettendo un pò di pepe alla partita nel secondo quarto con la sua aggresività. Fa vedere buone giocate e da intensità alla difesa.
GUERRIERO
Gentile S.: 6,5 tanta intensità difensiva e tanta imprecisione offensiva. Come Cianciarini e Vitali non si fida del suo tiro da tre e viene definitivamente sostituito quanto mostra troppa aggressività in difesa.
INESPERTO
Cusin: 8 ottima partita del lungo ex Cantù contro Mozgov e compagni. Tenta il miracolo anche questa volta e per poco non gli riesce. Prende rimbalzi e limita i lunghi russi finendo la partita anche con 10 punti finali.
GIGANTE
Cervi: 8 con 5 stoppate consecutive riesce a sfruttare al meglio i suoi 2,15 cm di altezza. Limita costantemente Mozgov e diventa un fattore fino a 4:02 dal termine. Torna in panchina a causa di un infortunio ma può essere fiero della prestazione odierna.
ENFANT PRODIGE
Polonara: s.v. entra per pochi minuti e non incide particolarmente sulla partita. La sua sfortuna è quella di avere un "certo" Datome titolare in quintetto.
n.e: Della Valle, Magro, Pascolo
Pianigiani: 7 mette molto bene la suqadra in campo e si accorge sempre quando è il momento di cambiare schemi. Ottima la sua intuizione su Cervi. Pecca un pò con il suo "quintetto piccolo sperimentale" che non riesce a dare i frutti sperati.
MAESTRO
giovedì 21 agosto 2014
Popolo di...ALLENATORI
Gli italiani sono sempre stati considerati santi, poeti e navigatori.
Da un pò di anni a questa parte, però, si è sviluppata una nuova
tendenza e il nostro popolo è stato identificato anche con
gli...allenatori.
Infatti, oltre ai più famosi allenatori di calcio, la nostra penisola sta sfornando un numero considerevole di "head coach" sparsi per il mondo.
I maggiori, e più talentuosi, coach nostrani sono Ettore Messina, Andrea Trincheri, Segio Scariolo e Marco Crespi.
Il maggiore rappresentante della pallacanestro nostrana è senza dubbio Ettore Messina.
Il coach ,originario di Catania, ha fatto le fortune di, praticamente, tutte le squadre che ha allenato, arrivando ad ottenere 4 campionati italiani, 6 russi, 7 coppe Italia, 2 coppe di Russia, 1 Supercoppa italiana, 3 VTB United League, 1 Coppa delle Coppe e "ben" 4 Euroleague.
L'ottimo Messina, dopo aver passato due anni in terra russa con il CSKA di Moasca (2 scudetti consecutivi e 2 VTB United League consecutive), decide di tornare nello scenario più consono alle sue qualità: l' NBA.
Il tecnico è stato infatti chiamato nientemento che da Gregg Popovic per fargli da secondo (ancora una volta) agli Spurs di San Antonio.
Si spera, però, che dopo questa ennesima esperienza da "vice" (la precedente è stata ai Los Angeles Lakers) il tecnico riesca a fare il salto di qualità con una squadra direttamente ai suoi ordini.
Due allenatori che si stanno facendo molta strada in Europa, soprattutto a livello di nazionale, sono Andrea Trincheri e Sergio Scariolo.
Il primo, ex Cantù, è reduce dall'esperienza russa dell' Unics Kazan in cui ha mostrato tutte le sue abilità, già rese evidenti nell'esperienza canturina, uscendo sconfitto solo nella finale "derby" contro il CSKA di Mosca.
Il suo grande talento tattico è riuscito ad impressionare persino i "giganti del basket" greco che lo scorso anno gli hanno affidato la panchina.
Dalla prossima stagione lo vedremo protagonista in Germania, "paese cestistico emergente", dove il Brose Bamberg gli sta costruendo una squadra ( in cui emergono i neo acquisti Slaughter, ex Real Madrid, e Mbakwe, ex Virtus Roma) in grado di "difendersi" sia a livello nazionale che europeo.
Sergio Scariolo, invece, dopo la parentesi "agrodolce" spagnola con il Laboral Kutxa Vitoria (sesto posto in regular season ed eliminazione al primo turno play off ad opera del Barcellona) ha deciso di dedicarsi totalmente alla nazionale spagnola alle prese con il mondiale casalingo.
Gli iberici dovranno affrontare ancora una volta l'eterna sfida contro il TEAM USA, dato "ultra" favorito, ma soprattutto dovranno riconfermare il loro stato di grazie a livello mondiale.
L'ultimo, ma solamente per questioni cronologiche, head coach "giramondo" è Marco Crespi.
L'esperto tecnico vice campione d'Italia ha deciso di cambiare totalmente aria (anche dopo le polemiche con la Mens Sana) accasandosi nel posto che precedentemente era occupato da Segio Scariolo: il Laboral Kutxa Vitoria.
Il tecnico di varese è riuscito ad impressionare con la sua grinta gli osservatori spagnoli del Baskonia che sono in procinto di organizzare il rilancio dopo la cocente delusione dello scorso anno.
In Spagna troverà, però, una squadra totalmente da rifare (Nocioni è finito al Real ed altre pedine fondamentali sono approdate a nuovi lidi) ed avversari sempre più forti (vedi Real in particolar modo).
IN BOCCA AL LUPO...
Infatti, oltre ai più famosi allenatori di calcio, la nostra penisola sta sfornando un numero considerevole di "head coach" sparsi per il mondo.
I maggiori, e più talentuosi, coach nostrani sono Ettore Messina, Andrea Trincheri, Segio Scariolo e Marco Crespi.
Il maggiore rappresentante della pallacanestro nostrana è senza dubbio Ettore Messina.
Il coach ,originario di Catania, ha fatto le fortune di, praticamente, tutte le squadre che ha allenato, arrivando ad ottenere 4 campionati italiani, 6 russi, 7 coppe Italia, 2 coppe di Russia, 1 Supercoppa italiana, 3 VTB United League, 1 Coppa delle Coppe e "ben" 4 Euroleague.
L'ottimo Messina, dopo aver passato due anni in terra russa con il CSKA di Moasca (2 scudetti consecutivi e 2 VTB United League consecutive), decide di tornare nello scenario più consono alle sue qualità: l' NBA.
Il tecnico è stato infatti chiamato nientemento che da Gregg Popovic per fargli da secondo (ancora una volta) agli Spurs di San Antonio.
Si spera, però, che dopo questa ennesima esperienza da "vice" (la precedente è stata ai Los Angeles Lakers) il tecnico riesca a fare il salto di qualità con una squadra direttamente ai suoi ordini.
Due allenatori che si stanno facendo molta strada in Europa, soprattutto a livello di nazionale, sono Andrea Trincheri e Sergio Scariolo.
Il primo, ex Cantù, è reduce dall'esperienza russa dell' Unics Kazan in cui ha mostrato tutte le sue abilità, già rese evidenti nell'esperienza canturina, uscendo sconfitto solo nella finale "derby" contro il CSKA di Mosca.
Il suo grande talento tattico è riuscito ad impressionare persino i "giganti del basket" greco che lo scorso anno gli hanno affidato la panchina.
Dalla prossima stagione lo vedremo protagonista in Germania, "paese cestistico emergente", dove il Brose Bamberg gli sta costruendo una squadra ( in cui emergono i neo acquisti Slaughter, ex Real Madrid, e Mbakwe, ex Virtus Roma) in grado di "difendersi" sia a livello nazionale che europeo.
Sergio Scariolo, invece, dopo la parentesi "agrodolce" spagnola con il Laboral Kutxa Vitoria (sesto posto in regular season ed eliminazione al primo turno play off ad opera del Barcellona) ha deciso di dedicarsi totalmente alla nazionale spagnola alle prese con il mondiale casalingo.
Gli iberici dovranno affrontare ancora una volta l'eterna sfida contro il TEAM USA, dato "ultra" favorito, ma soprattutto dovranno riconfermare il loro stato di grazie a livello mondiale.
L'ultimo, ma solamente per questioni cronologiche, head coach "giramondo" è Marco Crespi.
L'esperto tecnico vice campione d'Italia ha deciso di cambiare totalmente aria (anche dopo le polemiche con la Mens Sana) accasandosi nel posto che precedentemente era occupato da Segio Scariolo: il Laboral Kutxa Vitoria.
Il tecnico di varese è riuscito ad impressionare con la sua grinta gli osservatori spagnoli del Baskonia che sono in procinto di organizzare il rilancio dopo la cocente delusione dello scorso anno.
In Spagna troverà, però, una squadra totalmente da rifare (Nocioni è finito al Real ed altre pedine fondamentali sono approdate a nuovi lidi) ed avversari sempre più forti (vedi Real in particolar modo).
IN BOCCA AL LUPO...
mercoledì 20 agosto 2014
Pallacanestro Varese: tra rivoluzione e "cavalli di ritorno"
Una delle squadre maggiormente rivoluzionate in lega A, sia nello staff tecnico che nel roster, risulta essere la Pallacanestro Varese.
Il progetto avviato dalla dirigenza varesina, ancora in fase di perfezionamento, prevede uno strano mix di rivoluzione e ritorni inaspettati.
Questa strategia, infatti, è ben visibile guardando lo staff tecnico in cui è possibile ritrovare a capo della compagine Gianmarco Pozzecco.
L' "estemporaneo" ex play di Varese e Bologna è reduce da due grandi annate a Capo d'Orlando, culminate con l'insperato ripescaggio nella Lega maggiore.
Le novità più importanti, però, possono essere individuate nel roster: la squadra, che ha visto la conferma del solo Ambadiang, ha perso tutte le pedine importanti dello scorso anno (su tutte Polonara, De Nicolao, Banks e Sakota) e quindi la dirigenza è stata costretta ad attuare il piano alternativo.
Fra i volti nuovi è possibile ritrovare Craig Callahan, ala forte italoamericana reduce da una discreta stagione in Legadue con Verona, Dawan Robinson, play americano di ritorno in Italia ( Veroli, Venezia e Reggio Emilia) dopo una stagione di alti e bassi in Germania, Stan Okoye, promettente ala piccola nigeriana di passatorto USA, Andrea Casella, guardia ex Veroli (e Cantù) e ahimè unico italiano fino ad ora, e Ed Daniels, lungo ex Pistoia.
Le novità maggiori sono però rappresentate dai "cavalli di ritorno" e cioè Kristian Kangur e Yakhouba Diawara.
Il lungo estone è ormai un veterano del nostro campionato; le stagioni culminate con gli scudetti (Siena e Milano) hanno perfezionato Kangur rendendolo un abile difensore, un tiratore "mortifero" da tre ed un giocatore esperto nei momenti difficili.
Il suo ritorno a Varese ha quasi il sapore di riscatto in cui il giocatore sembra voler mostrare le sue nuove abilità nella città che lo ha lanciato nel lontano 2010.
Un ritorno inaspettato, invece, è quello di Yakhouba Diawara.
L'ala francesce torna "alla base" dopo quasi tre anni, passati tra Venezia e la sua Francia, quando i "giochi" nel suo ruolo sembravano ormai fatti (si pensava in un lancio di Okoye e Casella).
Le mosse effettuate fino ad ora, però, pongono non pochi dubbi sul nuovo roster: creata senza una vera e propria stella, Varese riesce in un solo colpo a privarsi sia di ottimi prospetti (soprattutto nostrani come De Nicolao e Polonara) che di rimpiazzi adeguati ai giocatori "persi per strada".
Infatti sembra esserci quasi la sensazione che la nuova squadra debba essere totalmente sorretta dalle "vecchie guardie", sperdando di rivedere le gesta di un tempo, affiancate da comprimari forse non propriamente pronti, vedi Callahan.
La forza sotto canestro della squadra viene ridotta alle capacità esplosive di Daniels e ai rimbalzi di Kangur, senza avere un lungo puro (dando la possibilità ai vari Samuels, Shawn, Cervi,Pascolo, Melli... di passare senza problemi), mentre l'impostazione offensiva è affidata unicamente alle mani di Robinson.
Inoltre, l'assenza di giovani prospetti nostrani, sembra andare in direzione opposta alle capacità di coach Pozzecco la cui più grande abilità è quella di esaltare le "future stelle" del basket azzurro (vedi Portannese a Capo d'Orlando).
Infine, la quasi totale assenza di giocatori italiani (l'unico "azzurro" è Casella e sicuramente ce ne saranno altri 3/4 della primavera che non metteranno mai piede sul parquet) rappresenta, acora una volta, l'ennesima sconfitta per il basket nazionale in cui le giovani promesse devono fare a pugni con gli "americani a mezzo servizio" di turno per emergere.
Al momento, aspettando nuovi arrivi per completare i vari reparti, lo strating five e la panchina risultano essere questi
Startin Five: Robinson, X, Diawara, Kangur, Daniel
Panchina: Casella, Okoye, Callahan
Il progetto avviato dalla dirigenza varesina, ancora in fase di perfezionamento, prevede uno strano mix di rivoluzione e ritorni inaspettati.
Questa strategia, infatti, è ben visibile guardando lo staff tecnico in cui è possibile ritrovare a capo della compagine Gianmarco Pozzecco.
L' "estemporaneo" ex play di Varese e Bologna è reduce da due grandi annate a Capo d'Orlando, culminate con l'insperato ripescaggio nella Lega maggiore.
Le novità più importanti, però, possono essere individuate nel roster: la squadra, che ha visto la conferma del solo Ambadiang, ha perso tutte le pedine importanti dello scorso anno (su tutte Polonara, De Nicolao, Banks e Sakota) e quindi la dirigenza è stata costretta ad attuare il piano alternativo.
Fra i volti nuovi è possibile ritrovare Craig Callahan, ala forte italoamericana reduce da una discreta stagione in Legadue con Verona, Dawan Robinson, play americano di ritorno in Italia ( Veroli, Venezia e Reggio Emilia) dopo una stagione di alti e bassi in Germania, Stan Okoye, promettente ala piccola nigeriana di passatorto USA, Andrea Casella, guardia ex Veroli (e Cantù) e ahimè unico italiano fino ad ora, e Ed Daniels, lungo ex Pistoia.
Le novità maggiori sono però rappresentate dai "cavalli di ritorno" e cioè Kristian Kangur e Yakhouba Diawara.
Il lungo estone è ormai un veterano del nostro campionato; le stagioni culminate con gli scudetti (Siena e Milano) hanno perfezionato Kangur rendendolo un abile difensore, un tiratore "mortifero" da tre ed un giocatore esperto nei momenti difficili.
Il suo ritorno a Varese ha quasi il sapore di riscatto in cui il giocatore sembra voler mostrare le sue nuove abilità nella città che lo ha lanciato nel lontano 2010.
Un ritorno inaspettato, invece, è quello di Yakhouba Diawara.
L'ala francesce torna "alla base" dopo quasi tre anni, passati tra Venezia e la sua Francia, quando i "giochi" nel suo ruolo sembravano ormai fatti (si pensava in un lancio di Okoye e Casella).
Le mosse effettuate fino ad ora, però, pongono non pochi dubbi sul nuovo roster: creata senza una vera e propria stella, Varese riesce in un solo colpo a privarsi sia di ottimi prospetti (soprattutto nostrani come De Nicolao e Polonara) che di rimpiazzi adeguati ai giocatori "persi per strada".
Infatti sembra esserci quasi la sensazione che la nuova squadra debba essere totalmente sorretta dalle "vecchie guardie", sperdando di rivedere le gesta di un tempo, affiancate da comprimari forse non propriamente pronti, vedi Callahan.
La forza sotto canestro della squadra viene ridotta alle capacità esplosive di Daniels e ai rimbalzi di Kangur, senza avere un lungo puro (dando la possibilità ai vari Samuels, Shawn, Cervi,Pascolo, Melli... di passare senza problemi), mentre l'impostazione offensiva è affidata unicamente alle mani di Robinson.
Inoltre, l'assenza di giovani prospetti nostrani, sembra andare in direzione opposta alle capacità di coach Pozzecco la cui più grande abilità è quella di esaltare le "future stelle" del basket azzurro (vedi Portannese a Capo d'Orlando).
Infine, la quasi totale assenza di giocatori italiani (l'unico "azzurro" è Casella e sicuramente ce ne saranno altri 3/4 della primavera che non metteranno mai piede sul parquet) rappresenta, acora una volta, l'ennesima sconfitta per il basket nazionale in cui le giovani promesse devono fare a pugni con gli "americani a mezzo servizio" di turno per emergere.
Al momento, aspettando nuovi arrivi per completare i vari reparti, lo strating five e la panchina risultano essere questi
Startin Five: Robinson, X, Diawara, Kangur, Daniel
Panchina: Casella, Okoye, Callahan
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Portannese,
Pozzecco
domenica 17 agosto 2014
Qualificazioni Eurobasket 2015: Italia - Svizzera= 90 - 60 IL PAGELLONE
Seconda giornata di qualificazioni agli Europei di basket e seconda vittoria dell'Italia.
Gli azzurri di Pianigiani, che esordivano fra le "mura amiche" del PalaRockefeller di Cagliari, spazzano via senza grandi problemi la modesta Svizzera per 90 - 60.
La direzione della gara sembra subito chiara con l'Italia che domina a rimbalzo (complice anche l'assenza di Greg Brunner), sfrutta l'alto tasso tecnico dei propri giocatori e chiude il primo quarto con l'ampio parziale di 22 - 8.
Nel secondo quarto, con gli azzurri in continuo controllo, Pianigiani inizia a dare maggiore spazio alla panchina, ottenendo l'ottimo contributo di Polonara, Cervi e Gentile Stefano.
Il primo tempo, che si chiude sul parziale di 44 - 23, mette in evidenza sia il dominio italiano a rimbalzo ( 23 - 12) che le ottime cifre dai 6,75.
La ripresa, invece, si apre con eccessiva sufficienza della squadra che concede troppi tiri agli elvetici, tornati sul parquet con un diverso spirito.
La gara torna sui suoi binari a 3:16 della sirena del terzo quarto (in concomitanza con i 1000 punti in nazionale d Aradori) e si chiude, ancora una volta, sopra di venti con il punteggio di 67 - 47 (con magia di Mlajan allo scadere).
L'ultimo quarto è pura formalità: Pianigiani mette in campo la "second unit" che controlla attentamente il risultato.
La partita si chiude sul 90 - 60 per gli azzurri che agguantano la testa del girone G e iniziano a credere seriamente ai prossimi Europei di basket.
IL PAGELLONE
Datome: 8 Il capitano azzurro mostra tutta la sua classe e riesce ad essere, ancora una volta, protagonista della partita. Contribuisce con 16 punti alle gioie della squadra e rimane leader anche quando torna in panchina per fare spazio a Polonara.
CAPITANO
Gentile Alessandro: 9 Con 17 punti, 5 assist e 5 rimbalzi è il trascinatore dell'Italia.Esplode nel secondo quarto, dopo 2 miseri punti nel primo, e non si ferma più fino alla fine.Guida con esperienza la "second unit" prima di lasciare il campo a 1 minuto dalla fine.
CAMPIONE
Aradori: 8 E' un altro giocatore rispetto alla gara con la Russia. Difende, guida l'attacco e realizza come non mai. Raggiunge, come fatto anche da Datome questa estate, i 1000 punti in nazionale e chiude con 17 punti finali.
RINATO
Cinciarini: 8 Concede il bis dopo la grande prestazione contro la Russia. Dimostra di essere un play maturo e pronto per i più prestigiosi parquet europei. Chiude con 10 punti e 6 assist.
MATURO
Cusin: 8 Riesce a dominare il pitturato (complice anche l'assenza di Brunner) e a chiudere bene in difesa. Rientra distratto ad inizio ripresa, concedendo tiri senza alcuna opposizione, ma si riprende nel finale. Clamorosa la doppia stoppata a fine secondo quarto
COMBATTENTE
Cervi: 8 L'asse con Cusin lo rende uno dei giocatori più importanti della squadra. Esplosivo a rimbalzo, riesce sempre ad essere protagonista con il suo marchio di fabbrica: la stoppata.
Apre l'ultimo quarto con 3 rimbalzi consecutivi, che risulteranno fondamentali nella vittoria sotto canestro per 41 - 27, e conclude anche con 7 punti all'attivo.
GIGANTE BUONO
Polonara: 9 Dimostra di essere un altro giocatore già ad inizio secondo quarto con due triple consecutive. Aggressivo sotto canestro e in difesa, chiude la partita con 14 punti e tanti applausi.
RINATO 2
Gentile Stefano: 7 La grande prestazione di Cinciarini lo mette un pò in ombra. Svolge il suo dovere sul parquet e mette anche una tripla nel secondo quarto. Emozione per papà Nando quando vede lui ed Alessandro insieme sul campo.
OPERAIO
Vitali Luca: 7 Come Gentile S. fa il suo dovere e guida in maniera egregia, grazie alla sua esperienza, la "second unit" nel finale.
ESPERTO
Moraschini (0), Pascolo (0), Vitali Michele (1): 6 menzione speciale ai tre giovani della nazionale. Giocano pochi minuti, che di certo non rendono giustizia al loro talento, ma mostrano grande personalità e prontezza.
PROSPETTI
Pianigiani: 7,5 Parte con il "quintetto classico" per poi far ruotare tutti i giocatori a disposizione. Riesce ad esaltare le doti di Polonara e Cervi e a gestire una squadra disattenta nel terzo periodo.
Pecca un pò sul minutaggio delle giovani leve che toccano appena il parquet.
CONDOTTIERO
Gli azzurri di Pianigiani, che esordivano fra le "mura amiche" del PalaRockefeller di Cagliari, spazzano via senza grandi problemi la modesta Svizzera per 90 - 60.
La direzione della gara sembra subito chiara con l'Italia che domina a rimbalzo (complice anche l'assenza di Greg Brunner), sfrutta l'alto tasso tecnico dei propri giocatori e chiude il primo quarto con l'ampio parziale di 22 - 8.
Nel secondo quarto, con gli azzurri in continuo controllo, Pianigiani inizia a dare maggiore spazio alla panchina, ottenendo l'ottimo contributo di Polonara, Cervi e Gentile Stefano.
Il primo tempo, che si chiude sul parziale di 44 - 23, mette in evidenza sia il dominio italiano a rimbalzo ( 23 - 12) che le ottime cifre dai 6,75.
La ripresa, invece, si apre con eccessiva sufficienza della squadra che concede troppi tiri agli elvetici, tornati sul parquet con un diverso spirito.
La gara torna sui suoi binari a 3:16 della sirena del terzo quarto (in concomitanza con i 1000 punti in nazionale d Aradori) e si chiude, ancora una volta, sopra di venti con il punteggio di 67 - 47 (con magia di Mlajan allo scadere).
L'ultimo quarto è pura formalità: Pianigiani mette in campo la "second unit" che controlla attentamente il risultato.
La partita si chiude sul 90 - 60 per gli azzurri che agguantano la testa del girone G e iniziano a credere seriamente ai prossimi Europei di basket.
IL PAGELLONE
Datome: 8 Il capitano azzurro mostra tutta la sua classe e riesce ad essere, ancora una volta, protagonista della partita. Contribuisce con 16 punti alle gioie della squadra e rimane leader anche quando torna in panchina per fare spazio a Polonara.
CAPITANO
Gentile Alessandro: 9 Con 17 punti, 5 assist e 5 rimbalzi è il trascinatore dell'Italia.Esplode nel secondo quarto, dopo 2 miseri punti nel primo, e non si ferma più fino alla fine.Guida con esperienza la "second unit" prima di lasciare il campo a 1 minuto dalla fine.
CAMPIONE
Aradori: 8 E' un altro giocatore rispetto alla gara con la Russia. Difende, guida l'attacco e realizza come non mai. Raggiunge, come fatto anche da Datome questa estate, i 1000 punti in nazionale e chiude con 17 punti finali.
RINATO
Cinciarini: 8 Concede il bis dopo la grande prestazione contro la Russia. Dimostra di essere un play maturo e pronto per i più prestigiosi parquet europei. Chiude con 10 punti e 6 assist.
MATURO
Cusin: 8 Riesce a dominare il pitturato (complice anche l'assenza di Brunner) e a chiudere bene in difesa. Rientra distratto ad inizio ripresa, concedendo tiri senza alcuna opposizione, ma si riprende nel finale. Clamorosa la doppia stoppata a fine secondo quarto
COMBATTENTE
Cervi: 8 L'asse con Cusin lo rende uno dei giocatori più importanti della squadra. Esplosivo a rimbalzo, riesce sempre ad essere protagonista con il suo marchio di fabbrica: la stoppata.
Apre l'ultimo quarto con 3 rimbalzi consecutivi, che risulteranno fondamentali nella vittoria sotto canestro per 41 - 27, e conclude anche con 7 punti all'attivo.
GIGANTE BUONO
Polonara: 9 Dimostra di essere un altro giocatore già ad inizio secondo quarto con due triple consecutive. Aggressivo sotto canestro e in difesa, chiude la partita con 14 punti e tanti applausi.
RINATO 2
Gentile Stefano: 7 La grande prestazione di Cinciarini lo mette un pò in ombra. Svolge il suo dovere sul parquet e mette anche una tripla nel secondo quarto. Emozione per papà Nando quando vede lui ed Alessandro insieme sul campo.
OPERAIO
Vitali Luca: 7 Come Gentile S. fa il suo dovere e guida in maniera egregia, grazie alla sua esperienza, la "second unit" nel finale.
ESPERTO
Moraschini (0), Pascolo (0), Vitali Michele (1): 6 menzione speciale ai tre giovani della nazionale. Giocano pochi minuti, che di certo non rendono giustizia al loro talento, ma mostrano grande personalità e prontezza.
PROSPETTI
Pianigiani: 7,5 Parte con il "quintetto classico" per poi far ruotare tutti i giocatori a disposizione. Riesce ad esaltare le doti di Polonara e Cervi e a gestire una squadra disattenta nel terzo periodo.
Pecca un pò sul minutaggio delle giovani leve che toccano appena il parquet.
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mercoledì 13 agosto 2014
Qualificazioni Eurobasket 2015 : Russia - Italia= 63 - 65 IL PAGELLONE
Una fantastica Italia riesce a vincere, con il batticuore fino all'ultimo secondo, la prima partita di qualificazione ad Eurobasket 2015.
Gli azzurri, che hanno compiuto una vera e propria impresa contro una squadra in cerca di riscatto come la Russia, sono riusciti a far prevalere il loro senso tattico e la genialità dei due leader Gentile e Datome.
La partita si è mostrata da subito molto equilibrata, con difese arcigne e solide (il primo tempo si chiude sul 28 -25), evidenziando una certa paura da entrambi i lati.
La ripresa ha concesso maggiore
spettacolo portando a continui ribaltamenti (che hanno permesso alla Russia di chiudere il terzo periodo sul più dieci) fino allo sprint finale.
IL PAGELLONE
Datome: 7 Il capitano, reduce da ottime prestazioni nei tornei estivi, sembra per tre quarti della gara spaventato e spesso distratto (si possono ricordare un paio di tiri da tre senza alcun tipo di difesa). Poi improvvisamente si sveglia nell'ultimo periodo diventando l'eroe della giornata insieme a Gentile. Chiude la partita con un ottimo 11+8
GUERRIERO
Gentile Alessandro: 9 E' il presente ed il futuro della nazionale italiana. Difende (lo fa anche da 4 tattico), contrasta e si prende tutti i tiri importanti. Fa tirare il fiato per ben due volte: la prima nel terzo quarto quando rimane dolorante a terra e la seconda a pochi minuti dalla fine quando sbaglia il tiro del più tre.
LEADER
Cinciarini: 6,5 Fa come sempre il suo sporco lavoro e riesce a dettare in maniera egregia i ritmi della squadra. Chiude la partita con 10 punti e 7 rimbalzi.
METRONOMO
Aradori: 6,5 Partita a singhiozzi quella del neo acquisto del Galatasaray che mostra, a metà del terzo quarto, anche troppo nervosismo (che sfocia nell'antisportivo e soprattutto nel meno 10 per la nazionale). Stenta da tre e spesso si prende tiri forzati; non è proprio quello di qualche settimana fa ma potrebbe tornare utile nelle prossime partite.
NERVOSO
Cusin: 8 Come sempre si trova a combattere contro l'avversario peggiore (questa volta è Mozgov) e come sempre riesce ad esprimersi al meglio. All'inizio soffre ma dopo aver preso le misure riesce a contrastare bene i lunghi russi (9 punti, 7 rimbalzi e 4 stoppate per lui)
GIGANTE
Cervi: 7,5 Il giovane lungo di Reggio Emilia (2,14 cm) riesce a sfodarare tutta la sua classe sotto le plance e a non sfigurare davanti a giocatori di livello superiore. Grande la sua stoppata nel secondo quarto; non fa rimpiagere Cusin in pancchina e si appresa a prendere ben presto il suo posto.
EPICO
Gentile Stefano: 7 Esordisce con una palla persa da rimessa in difesa e finisce per "rubare" il posto a Cinciarini nei minuti finali. Gestisce con grande maestria le azioni di attacco e si muove bene nel quintetto basso (insieme a Cinciarini e Vitali).
ROCCIA
Vitali Luca: 6,5 Entra nella partita come sostituto di Aradori e riesce a gestire le situazioni difficili soprattutto con il quintetto basso sperimentale (quello con Alessandro Gentile da 4 tattico). Alla fine fa il suo lavoro e chiude con 2 punti all'attivo.
OPERAIO
Polonara: 5,5 Entra nella fase più critica ella partita. Non trova subito il ritmo e sbaglia clamorosamente una tripla in solitaria. Controlla ma non incide.
TIMIDO
Pascolo: 6 di stima Anche lui come Polonara entra nel momento nero degli azzuri (Cusin e Cervi 3 falli). Rimane sul parquet per circa due minuti (il tempo di essere asfaltato dai lunghi russi). Avrà tempo e modo di far vedere la sua classe.
ESORDIENTE
n.e.: Della Valle, Magro
Pianigiani: 7,5 Riesce a gestire una squadra impaurita, con esperimenti tattici (clamoroso quello con 3 play e Gentile da 4), e a mantenere sempre alto il morale ribaltando il risultato dal meno dieci al più due finale.
Rivedibile su alcune rotazioni (vedi Vitali per Gentile nel terzo quarto, quando Aradori era totalmente impazzito) ma comunque grande allenatore.
CONDOTTIERO
Gli azzurri, che hanno compiuto una vera e propria impresa contro una squadra in cerca di riscatto come la Russia, sono riusciti a far prevalere il loro senso tattico e la genialità dei due leader Gentile e Datome.
La partita si è mostrata da subito molto equilibrata, con difese arcigne e solide (il primo tempo si chiude sul 28 -25), evidenziando una certa paura da entrambi i lati.
La ripresa ha concesso maggiore
spettacolo portando a continui ribaltamenti (che hanno permesso alla Russia di chiudere il terzo periodo sul più dieci) fino allo sprint finale.
IL PAGELLONE
Datome: 7 Il capitano, reduce da ottime prestazioni nei tornei estivi, sembra per tre quarti della gara spaventato e spesso distratto (si possono ricordare un paio di tiri da tre senza alcun tipo di difesa). Poi improvvisamente si sveglia nell'ultimo periodo diventando l'eroe della giornata insieme a Gentile. Chiude la partita con un ottimo 11+8
GUERRIERO
Gentile Alessandro: 9 E' il presente ed il futuro della nazionale italiana. Difende (lo fa anche da 4 tattico), contrasta e si prende tutti i tiri importanti. Fa tirare il fiato per ben due volte: la prima nel terzo quarto quando rimane dolorante a terra e la seconda a pochi minuti dalla fine quando sbaglia il tiro del più tre.
LEADER
Cinciarini: 6,5 Fa come sempre il suo sporco lavoro e riesce a dettare in maniera egregia i ritmi della squadra. Chiude la partita con 10 punti e 7 rimbalzi.
METRONOMO
Aradori: 6,5 Partita a singhiozzi quella del neo acquisto del Galatasaray che mostra, a metà del terzo quarto, anche troppo nervosismo (che sfocia nell'antisportivo e soprattutto nel meno 10 per la nazionale). Stenta da tre e spesso si prende tiri forzati; non è proprio quello di qualche settimana fa ma potrebbe tornare utile nelle prossime partite.
NERVOSO
Cusin: 8 Come sempre si trova a combattere contro l'avversario peggiore (questa volta è Mozgov) e come sempre riesce ad esprimersi al meglio. All'inizio soffre ma dopo aver preso le misure riesce a contrastare bene i lunghi russi (9 punti, 7 rimbalzi e 4 stoppate per lui)
GIGANTE
Cervi: 7,5 Il giovane lungo di Reggio Emilia (2,14 cm) riesce a sfodarare tutta la sua classe sotto le plance e a non sfigurare davanti a giocatori di livello superiore. Grande la sua stoppata nel secondo quarto; non fa rimpiagere Cusin in pancchina e si appresa a prendere ben presto il suo posto.
EPICO
Gentile Stefano: 7 Esordisce con una palla persa da rimessa in difesa e finisce per "rubare" il posto a Cinciarini nei minuti finali. Gestisce con grande maestria le azioni di attacco e si muove bene nel quintetto basso (insieme a Cinciarini e Vitali).
ROCCIA
Vitali Luca: 6,5 Entra nella partita come sostituto di Aradori e riesce a gestire le situazioni difficili soprattutto con il quintetto basso sperimentale (quello con Alessandro Gentile da 4 tattico). Alla fine fa il suo lavoro e chiude con 2 punti all'attivo.
OPERAIO
Polonara: 5,5 Entra nella fase più critica ella partita. Non trova subito il ritmo e sbaglia clamorosamente una tripla in solitaria. Controlla ma non incide.
TIMIDO
Pascolo: 6 di stima Anche lui come Polonara entra nel momento nero degli azzuri (Cusin e Cervi 3 falli). Rimane sul parquet per circa due minuti (il tempo di essere asfaltato dai lunghi russi). Avrà tempo e modo di far vedere la sua classe.
ESORDIENTE
n.e.: Della Valle, Magro
Pianigiani: 7,5 Riesce a gestire una squadra impaurita, con esperimenti tattici (clamoroso quello con 3 play e Gentile da 4), e a mantenere sempre alto il morale ribaltando il risultato dal meno dieci al più due finale.
Rivedibile su alcune rotazioni (vedi Vitali per Gentile nel terzo quarto, quando Aradori era totalmente impazzito) ma comunque grande allenatore.
CONDOTTIERO
martedì 12 agosto 2014
Mai una gioia...
Il tifoso fortitudino doc è, ahimè, una "creatura strana".
Ha sempre alternato sensazione forti, ed uniche (i due scudetti), a cocenti delusioni
Dal lontano 2008, però, è cominciato un periodo talmente tragico che ha, sempre più, avvicinato le vicende della Effe a quelle dei "Malavoglia" di Verga.
Anche questa estate sembra confermare la tendenza: il passaggio di proprietà, già preannunciato con un pre - accordo, è SALTATO!!!
Non si sa il perchè o il per come, ma la certezza è che Marcellus Starks e Deborah Price non saranno i proprietari della Fortitudo.
ED ORA? COSA NE SARA' DELLA EFFE?
Si parla di Piani B, capeggiati da Zimetal e Tulipano (già sponsor la passata stagione), di "attesa tattica" in vista di un ritorno degli americani o di conferma (spero proprio di no) della vecchia gestione.
Il dato di fatto però è uno: la biancoblù, a sei giorni dal ritiro, non ha una squadra e fino a quando la questione societaria non sarà risolta
non si potrà ufficializzare nessuno.
Anconetani predica calma, affermando che tutti i giocatori saranno presenti al raduno del 18 agosto agli ordini di coach Vandoni.
La realtà però è un'altra: al momento in quel di Bologna sono tornate le nubi e il sole ancora non si vede.
FINO ALLA FINE... FORZA BOLOGNA
Ha sempre alternato sensazione forti, ed uniche (i due scudetti), a cocenti delusioni
Dal lontano 2008, però, è cominciato un periodo talmente tragico che ha, sempre più, avvicinato le vicende della Effe a quelle dei "Malavoglia" di Verga.
Anche questa estate sembra confermare la tendenza: il passaggio di proprietà, già preannunciato con un pre - accordo, è SALTATO!!!
Non si sa il perchè o il per come, ma la certezza è che Marcellus Starks e Deborah Price non saranno i proprietari della Fortitudo.
ED ORA? COSA NE SARA' DELLA EFFE?
Si parla di Piani B, capeggiati da Zimetal e Tulipano (già sponsor la passata stagione), di "attesa tattica" in vista di un ritorno degli americani o di conferma (spero proprio di no) della vecchia gestione.
Il dato di fatto però è uno: la biancoblù, a sei giorni dal ritiro, non ha una squadra e fino a quando la questione societaria non sarà risolta
non si potrà ufficializzare nessuno.
Anconetani predica calma, affermando che tutti i giocatori saranno presenti al raduno del 18 agosto agli ordini di coach Vandoni.
La realtà però è un'altra: al momento in quel di Bologna sono tornate le nubi e il sole ancora non si vede.
FINO ALLA FINE... FORZA BOLOGNA
domenica 10 agosto 2014
Il tormentone estivo
Come ogni
estate il mondo NBA si porta dietro il suo tormentone post free-agency.
Anche la stagione appena cominciata non smentisce le aspettative e, come da copione, vede la conclusione del suo tormentone: Kevin Love.
Anche se in via non ufficiale (lo sarà il 23 agosto quando Wiggins tornerà scambiabile) la trade coinvolgerà tre squadre e ben quattro giocatori.
Infatti oltre all'approdo di Love a Cleveland (per la gioia di LeBron) a cambiare squadra saranno Bennet, che potrebbe finire ai Sixers, Wiggins, che finirebbe a Minnesota, e Young, che farebbe il percorso inverso dell'ex prima scelta di Cleveland.
Tutte le squadre coinvolte ci guadagnano ma ci sono alcuni elementi particolari.
Cleveland:
La squadra di Dan Gilbert, esaltata dal ritono di "King James", decide di interrompere bruscamente il percorso di ricostruzione intrapreso da qualche tempo (tre prime scelte negli ultimi quattro anni).
Infatti si decide di far fuori in un sol colpo l'ex prima scelta Anthony Bennet e la prima scelta 2014 Andrew Wiggins a favore della più esperta ala/centro ex Minnesota.
Il roster di sicuro non si indebolisce, anzi, ma resta sempre l'interrogativo sulla mossa (considerando anche che Waiters, altro giovane lanciato dai Cavaliers, dovrebbe cambiare aria).
Starting Five :Irving, Miller (? Allen?), James, Love, Varejao
Anche la stagione appena cominciata non smentisce le aspettative e, come da copione, vede la conclusione del suo tormentone: Kevin Love.
Anche se in via non ufficiale (lo sarà il 23 agosto quando Wiggins tornerà scambiabile) la trade coinvolgerà tre squadre e ben quattro giocatori.
Infatti oltre all'approdo di Love a Cleveland (per la gioia di LeBron) a cambiare squadra saranno Bennet, che potrebbe finire ai Sixers, Wiggins, che finirebbe a Minnesota, e Young, che farebbe il percorso inverso dell'ex prima scelta di Cleveland.
Tutte le squadre coinvolte ci guadagnano ma ci sono alcuni elementi particolari.
Cleveland:
La squadra di Dan Gilbert, esaltata dal ritono di "King James", decide di interrompere bruscamente il percorso di ricostruzione intrapreso da qualche tempo (tre prime scelte negli ultimi quattro anni).
Infatti si decide di far fuori in un sol colpo l'ex prima scelta Anthony Bennet e la prima scelta 2014 Andrew Wiggins a favore della più esperta ala/centro ex Minnesota.
Il roster di sicuro non si indebolisce, anzi, ma resta sempre l'interrogativo sulla mossa (considerando anche che Waiters, altro giovane lanciato dai Cavaliers, dovrebbe cambiare aria).
Starting Five :Irving, Miller (? Allen?), James, Love, Varejao
Minnesota:
I lupi di Minnesota riescono ad intavolare una grande trade che permetterà alla squadra di rafforzarsi senza subire troppo il colpo.
La squadra di coach Adelman, infatti, riesce ad ottenere sia l'esterno, con punti nelle mani, tanto desiderato che il sostituto di Love (che sia Bennet o Young).
Nel caso in cui non dovesse rientrare Philadelphia nella trade riuscirebbe ad accaparrarsi l'ottimo Bennet sotto le plance, mentre in caso contrario l'esperto Young non sarebbe comunque da buttare.
Entrambe le situazioni, però, sono colme di interrogativi: prendendo Bennet si avrebbe un ottimo prospetto sotto canestro ma anche un'incognita sul vero sviluppo del giocatore; con Young si rischierebbe di essere troppo leggeri sotto canestro.
Starting Five: Rubio, Wiggins, Brewer, Young? (Bennet?), Pekovic
Philadelphia:
I sixiers stanno cercando di sfruttare la situazione creata per portarsi a casa l'ennesimo prospetto.
Il loro inserimento, infatti, è legato unicamente a Bennet che potrebbe arrivare in cambio di Young.
La mossa, dato il progetto avviato anni fa con "tanking" a catena, sarebbe perfetta per la dirigenza, che riuscirebbe a scaricare il pesante contratto dell'ala ex Georgia Tech a favore di una delle più promettenti ale forti in circolazione.
Starting five: Carter- Williams, Richardson, Nunnaly, Bennet?, Noel
martedì 5 agosto 2014
Italia:tempo di bilanci
Dopo la polemica Hackett e i diversi tornei estivi (non ultimo il Torneo di Trieste con grandi prestezioni contro Canda, Bosnia e Serbia) per l'Italia è tempo di bilanci.
La squadra di Pianigiani, che ha dimostrato ampiamente le sue qualità, dovrà vedersela, per le qualificazioni al prossimo europeo, con la "corazzata" Russia e la "matricola" Svizzera.
Il roster a disposizione dell'ex tecnico di Siena risulta essere un ottimo mix fra veterani del massimo torneo italiano e giovani talenti nostrani.
Nel ruolo di playmaker , oltre all'esperto Cinciarini, si contenderanno i minuti Stefano Gentile, ottimo difensore e tiratore da tre di Cantù, Luca Vitali,utilizzato di solito come guardia,Amedeo Della Valle (anche lui utilizzato come guardia), talento ex NCAA ora a Reggio Emilia, e Giuseppe "Peppe" Poeta, esperto play battipagliese ex Baskonia.
Nel ruolo di guardia/ala piccola si alterneranno Pietro Aradori (passato di recente al Galatasaray), ottimo tiratore da tre e ottimo difensore, Alessandro Gentile (fresco di scudetto e scelta al Draft NBA) che si appresta a diventare il futuro leader della nazionale, Riccardo Moraschini, buon tiratore da tre e buon assist - man, e Michele Vitali, talentino di Caserta scuola Fortitudo.
Il reparto lunghi, incompleto come al solito (l'assenza di Melli peserà sicuramente), sarà composto da Luigi "Gigi" Datome, leader indiscusso e capitano della squadra, Achille Polonara, degno sostituto di Datome e ottimo in difesa e da tre, e Davide Pascolo, talento di Trento e unica Ala forte di ruolo, nel ruolo di Ala grande.
Nello spot di Pivot invece oltre a Cusin, titolare inamovibile, e Magro, ripescato da Pianigiani dopo la buona prova in Slovenia, ci sarà anche Riccardo Cervi, talento di Reggio Emilia e titolare del futuro.
La nazionale guidata da Pianigiani ha dimostrato, con i recenti tornei estivi, di essere competitiva e di riuscire a superare le pecche fisiche, ed atletiche, grazie a "costruzioni tattiche" messe a punto dalla squadra che sembra quasi giocare a memoria.
Le, ormai solite, mancanze sotto canestro, infatti, vengono compensate degnamente dal lavoro di Datome e Polonara, il cui atletismo riesce anche ad essere utile in attacco, e dall'ottimo lavoro dei centri, in particolar modo Cusin e Cervi, che riescono sempre a contrastare i lunghi avversari.
Particolare attenzione va data anche al gioco degli esterni che grazie al doppio ruolo di diversi giocatori, vedi i Vitali e i Gentile in particolar modo, riesce sempre a mettere in difficoltà le squadre avversarie.
Starting Five : Cinciarini, Aradori, Gentile, Datome, Cusin
Panchina: Vitali, Gentile, Della Valle, Poeta, Moraschini, Vitali, Polonara, Pascolo, Cusin, Magro
IN BOCCA AL LUPO RAGAZZI!!
Alessandro Falanga
La squadra di Pianigiani, che ha dimostrato ampiamente le sue qualità, dovrà vedersela, per le qualificazioni al prossimo europeo, con la "corazzata" Russia e la "matricola" Svizzera.
Il roster a disposizione dell'ex tecnico di Siena risulta essere un ottimo mix fra veterani del massimo torneo italiano e giovani talenti nostrani.
Nel ruolo di playmaker , oltre all'esperto Cinciarini, si contenderanno i minuti Stefano Gentile, ottimo difensore e tiratore da tre di Cantù, Luca Vitali,utilizzato di solito come guardia,Amedeo Della Valle (anche lui utilizzato come guardia), talento ex NCAA ora a Reggio Emilia, e Giuseppe "Peppe" Poeta, esperto play battipagliese ex Baskonia.
Nel ruolo di guardia/ala piccola si alterneranno Pietro Aradori (passato di recente al Galatasaray), ottimo tiratore da tre e ottimo difensore, Alessandro Gentile (fresco di scudetto e scelta al Draft NBA) che si appresta a diventare il futuro leader della nazionale, Riccardo Moraschini, buon tiratore da tre e buon assist - man, e Michele Vitali, talentino di Caserta scuola Fortitudo.
Il reparto lunghi, incompleto come al solito (l'assenza di Melli peserà sicuramente), sarà composto da Luigi "Gigi" Datome, leader indiscusso e capitano della squadra, Achille Polonara, degno sostituto di Datome e ottimo in difesa e da tre, e Davide Pascolo, talento di Trento e unica Ala forte di ruolo, nel ruolo di Ala grande.
Nello spot di Pivot invece oltre a Cusin, titolare inamovibile, e Magro, ripescato da Pianigiani dopo la buona prova in Slovenia, ci sarà anche Riccardo Cervi, talento di Reggio Emilia e titolare del futuro.
La nazionale guidata da Pianigiani ha dimostrato, con i recenti tornei estivi, di essere competitiva e di riuscire a superare le pecche fisiche, ed atletiche, grazie a "costruzioni tattiche" messe a punto dalla squadra che sembra quasi giocare a memoria.
Le, ormai solite, mancanze sotto canestro, infatti, vengono compensate degnamente dal lavoro di Datome e Polonara, il cui atletismo riesce anche ad essere utile in attacco, e dall'ottimo lavoro dei centri, in particolar modo Cusin e Cervi, che riescono sempre a contrastare i lunghi avversari.
Particolare attenzione va data anche al gioco degli esterni che grazie al doppio ruolo di diversi giocatori, vedi i Vitali e i Gentile in particolar modo, riesce sempre a mettere in difficoltà le squadre avversarie.
Starting Five : Cinciarini, Aradori, Gentile, Datome, Cusin
Panchina: Vitali, Gentile, Della Valle, Poeta, Moraschini, Vitali, Polonara, Pascolo, Cusin, Magro
IN BOCCA AL LUPO RAGAZZI!!
Alessandro Falanga
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sabato 2 agosto 2014
F...inalmente
Dopo gli ennesimi tumulti societari, finalmente inizia si inizia a vedere un pò di sole in quel di Bologna sponda F.
Infatti la Fortitudo Pallacanestro Bologna 103, (ri)nata il 18 giugno 2013, ha trovato finalmente un nuovo proprietario: Marcellus Starks (ex centro Fortitudo) affiancato da Deborah Price (rappresentanti della società M&D).
La nuova Fortitudo (Zimetal?) Bologna, che ritroverà Dante Anconetani come Presidente, avrà anche un nuovo head coach: Claudio Vandoni, reduce da una "buona" esperienza ad Alessandria.
Iniziano, inoltre, ad esserci le prime conferme di un nuovo roster, cambiato per nove decimi, per la stagione 2014/2015 di Lega B (ex DNB).
Nel ruolo di Play è possibile scorgere un "cavallo di ritorno" quale Matteo Montano, di formazione biancoblu e reduce da una sfortunata anna in A2 Gold con Napoli, e Alessandro Maccaferri, play classe '95 ex Andrea Costa Imola.
Nell'ingrato doppio compito di play/guardia e "chioccia per i più giovani" ritroviamo l'unico confermato della passata stagione, Gennaro "OBell Uaglione" Sorrentino, e Davide Lamma, tornato in biancoblu alla veneranda età di 38 anni dopo gli incontri/scontri degli scorsi anni.
Il ruolo di ala piccola sarà affidato all'interessante duo Daniele Grilli, arrivato da Firenze, e Jacopo Valentini, esperto giocatore in uscita da Napoli.
Il settore lunghi risulta il più interessante.
Infatti, il ruolo di Ala sarà ricoperto da Giuliano Samoggia, protagonista nella strepitosa promozione di Tortona, e Davide Raucci, architetto di 197 cm del CUS Torino.
Il ruolo di pivot, infine, rappresenta la vera ciliegina sulla torta: rispetto allo scorso anno, in cui si soffriva molto fisicamente, questa volta si è deciso di affidare le battaglie sottocanestro a due giocatori esperti come Andrea Iannilli (30, ex Piombino) e Alessandro Mancin (28, ex Andrea Costa Imola).
Sembra che a Bologna, sponda F, inizino a scomparire le nuvole che hanno coperto il cielo in questi ultimi anni.
Che dire.
La squadra c'è. Ed è competitiva (anche se il girone è veramente duro, leggasi Udine e Centro).
Ora ci vuole solo: CUORE, PASSIONE E TANTO IMPEGNO
FINO ALLA FINE FORZA BOLOGNA!!
Alessandro Falanga
Uno sport superiore
Le esternazione dell’ex Presidente della Lega Pro, e probabile Presidente Lega Calcio, sugli stranieri e il suo rifiuto a ritirare la propria candidatura alla carica hanno creato l’ennesimo caso “italiota” che si risolverà con un nulla di fatto.
La questione mi ha fatto riflettere, e non poco, e la conclusione a cui sono arrivato è che esiste un modo di agire diverso nello sport.
La mente, infatti, è andata subito al “Caso Sterling”: l’ottantenne proprietario (ormai ex) dei Los Angeles Clippers è divenuto “tristemente” celebre per alcune sue affermazioni razziste rivolte alla sua ragazza (di origini messicane ed afroamericane tra l’altro).
Dopo una forte protesta da parte dei giocatori (formati, caro Sterling, da fenomeni quali Paul, Crawford, Griffin e De Andrè Jordan solo per citarne alcuni), in cui gli stessi hanno giocato con le maglie al contrario per nascondere il logo della squadra, è intervenuta direttamente la Lega bandendo a VITA lo stesso Sterling.
Sì, avete capito bene. A VITA.
E non solo. Il neo -commissioner Silver gli ha anche inflitto una multa di 2,5 milioni di dollari e lo ha costretto a vendere la franchigia (da qualche giorno ufficialmente a Ballmer).
Anche in questa occasione il basket è riuscito a mostrare non solo il suo lato migliore, attraverso la gestione del caso, ma anche la sua superiorità rispetto ad altri sport (in questo caso dal punto di vista gestionale e morale).
In uno sport dove “TUTTI” sono importanti, anche l’ultimo panchinaro, non poteva che esserci una conclusione del genere.
I LOVE THIS GAME!!!
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