sabato 26 luglio 2014

Lega A – Il nuovo progetto della Pallacanestro Reggiana

Una delle squadre più attive sul mercato, e più intrigante in chiave futuristica nazionale, è senza dubbio la Pallacanestro Reggiana.
Dopo una strepitosa annata, condita dalla vittoria in EuroChallenge e da ottimi play – off (3 – 2  contro Siena in una bellissima serie), la squadra di Reggio Emilia ha messo in piedi un ottimo progetto dal punto di vista cestistico.
Rispetto allo scorso anno la squadra farà a meno delle prestazioni di Bell (svincolato), Brunner (svincolato), Filloy (Pistoia), Gigli (fine prestito, Milano), James White (svincolato) ma i nuovi innesti, e le riconferme, sembrano evidenziare le ambizioni della squadra.
Per quanto riguarda la cabina di regia, affidata al sicuro Cinciarini (primo riconfermato) , molto intriganti sembrano i rinnovi di Mussini e Della Valle.
I due, accomunati dal talento che ha impressionato l’NCAA, potrebbero finalmente mostrare tutta la loro qualità in campo e crescere allo stesso tempo sotto l’ala protettrice del play più esperto.
Lo spot di guardia rappresenta il vero pezzo da novanta della squadra; questo, infatti, sarà affidato a Drake Diener (fresco uscente da Sassari dopo tre stagioni) e Rimantas Kaukenas (rifirmato dopo l’ottima stagione precedente).
Nel reparto ali, oltre alla riconferma di Silins (in odore di NBA) e di Cervi (che rappresenta il futuro dei lunghi in Italia), è possibile trovare anche un’altra grande “speranza cestistica italiana”: Achille Polonara.
Uscito dal contratto con Varese, dove ha giocato stagioni straordinarie, l’ala ex Teramo sembra essere il tassello giusto per completare un bella squadra come Reggio: visto sia come ala piccola che come ala forte (potrebbe far comodo ai quintetti bassi tanto amati da Menetti) Polonara può garantire sia peso sottocanestro che punti (ha un buon tocco da 3).
Il progetto Reggio Emilia, che senza dubbio è ancora in fase di esecuzione (manca ancora qualcosa nel reparto lunghi forse; si parla di Uter, ex Cantù), sembra andare in netta controtendenza con quella che è ormai una “moda cestistica italiana”.
Infatti la dirigenza è riuscita ad imbastire una squadra che punta da un lato punta alla crescita dei talenti nazionali (particolare è il caso Mussini, di formazione reggiana, che è seguito tantissimo dagli scout NCAA) e dall’altro mira, attraverso innesti di esperienza (vedi Cinciarini, Diener e Kaukenas), ad una buona stagione.
Alessandro Falanga

mercoledì 23 luglio 2014

NBA – LA Lakers anno zero – ATTO II

Dal ritiro di Coach Zen sono passati ormai tre anni e in quel di Los Angeles non tira aria buona da allora.
Infatti dopo l’esperimento Brown e il disastro D’Antoni, i gialloviola stanno attraversando fasi di continua rinascita e ricerca di una nuova personalità.
Anche la squadra per la nuova Regular Season sembra rimarcare le pecche degli anni precedenti: Free agency totalmente sbagliata e tentativo di metter su una squadra che riesca almeno a non prendere altri fischi.
Aspettando il nuovo head coach (Byron Scott? Sperando si decidano ad ingaggiarlo) l’attuale roster dei Lakers sembra riunire giocatori verso il declino o verso un improbabile rilancio.
Ma andiamo per ordine
PLAYMAKER
Jeremy Lin=  il prodotto di Harvard è reduce da una deludente stagione con gli Houston Rockets;  buon passatore, quando vuole mano calda ma non ancora adatto al ruolo di play titolare. Potrebbe far comodo ma il rischio è quello di vedersi “rubare” tutti i tiri dal buon Kobe.
Steve Nash= Alla veneranda età di 40 anni, l’ex play dei Suns è diventato più un peso che una risorsa per i gialloviola. Arrivato nell’anno di Howard è stato praticamente nullo nelle due stagioni giocate diventando praticamente un fantasma. Rischia di ripetere la precedente stagione(dati i continui infortuni) senza lasciare traccia (se non in pochissime iniziali partite) giocando, al massimo, per circa 10 min.
Jordan Clarkson=arrivato dall’ultimo draft (tramite Washington) ha molto impressionato alla Summer League. Speriamo riesca a mantenere gli stessi ritmi in NBA
GUARDIE
Kobe Bryant=  Il 5 volte campione, e capitano di LA, spera ancora di eguagliare il record di MJ ma con una squadra “normale” non si va da nessuna parte. Sarà costretto anche stavolta a prendersi la maggior parte dei tiri e ad essere il terminale offensivo “unico” della squadra. Gli ultimi infortuni(e l’età), inoltre, non gli hanno permesso di essere presente molto in campo. Dovrebbe cominciare a pensare ad una riduzione del suo stipendio per costruire una degna squadra il prossimo anno.
Xavier Henry= Riconfermato dopo una stagione di alti e bassi, andrà a scaldare la panchina. Potrebbe risultare utile per garbage time o come riserva in caso di infortunii.
Nick Young= Uno dei pochi a salvarsi dalla disastrosa passata stagione. Ottima riconferma che permetterebbe a kobe di riprendere fiato. Possibile anche un suo approdo nello starting five come ala piccola
ALA PICCOLA
Wesley Johnson= Unica ala forte a roster, si contenderà il ruolo nello starting five con Young. Buon tiratore da 3 e ottime doti atletiche. Buona riconferma ma mi aspettavo qualcosina di più nel ruolo. Grazie Mitch.
ALA FORTE
Julius Randle= Buona presa al Draft e buon prospetto. Ha impressionato per l’atletismo nella Summer League e potrebbe diventare un buon punto di riferimento per la futura squadra.
Ed Davis= Buon giocatore e buon rimbalzista. Viene da un’annata un pò anonima a Memphis ma potrebbe tornare utile nelle rotazioni. Dovrebbe migliorare in attacco e rendersi più “pesante” sotto canestro.
Carlos Boozer= mossa che mi aspettavo(per sostituire Gasol, sigh, andato ai Bulls) ma totalmente inutile se si vuole far crescere un giocatore come Randle. Si spera in una stagione diversa dalla passata.
Ryan Kelly=altra mossa inutile dell’accoppiata Buss – Kupchak. Se hai una squadra senza centri e senza ali piccole perchè riconfermi un’altra (la 4 per l’esattezza) ala grande? Ha fatto vedere qualcosa la scorsa stagione (fortunatamente) ma niente di particolare. Si pensa ad uno spostamento (come anche per Randle) ad ala piccola. CHE DIO CE LA MANDI BUONA
CENTRI
Jordan Hill= Non proprio un centro ma un buon giocatore. Non sarà il salvatore della patria ma almeno può “apparare” i danni sotto canestro con qualche rimbalzo. Senza centri puri avrà l’ingrato compito di essere umiliato dai vari Hibbert, Drummond, Pekovic… Buono come ala.
Robert Sacre= Cari Jim e Mitch ma vi siete chiesti perchè Phil non lo faceva mai giocare? Giocatore di gran cuore ma inutile per la battaglia vera. Buono per “garbage time” ed asciugamani”
Alessandro Falanga

domenica 20 luglio 2014

Palla a spicchi

“I limiti sono soltanto illusioni.” - Michael Jordan

Il gioco più bello del mondo sbarca sul web con palla a spicchi, un blog di approfondimento sul basket nazionale ed internazionale.
il blog si pone l’obiettivo di analizzare il mondo del basket attraverso sezioni dedicate all’ NBA, alla Lega A (con un occhio alle minors) e a tutto il mondo FIBA.


Buona lettura a tutti