lunedì 15 dicembre 2014

Se il "Mamba" supera il "Re"

Ci sono volute ben due partite ma alla fine il record è arrivato.
Dopo la sofferta vittoria contro i Minnesota Timberwolves per 100 a 94 ed una prestazione da 26 punti 2 assist e 1 palla rubata, Kobe Bryant diventa il terzo marcatore di tutti i tempi con 32.293.
L'impresa è ancora più ampia perchè il "Black Mamba" è riuscito a superare nientemeno che sua maestà Michael Jordan.
Figlio di Joe Bryant, ricordato anche in Italia per le esperienze a Reggio Calabria - Pistoia e Reggio Emilia, Kobe muove i primi passi sul parquet proprio nel "bel paese"fra il 1984 e il 1991.
Nel 1996 decide di fare il grande salto nel basket che conta ma il draft lo confina alla posizione 13 e ad un futuro a Charlotte con gli Hornets.
L'abilità dell'esperto Jerry West, ex leggenda e allora GM dei Lakers, riesce a mettere a segno un colpo da maestro: Vlade Divac, centro ventottenne di esperienza nella lega, per la giovane guardia cresciuta cestisticamente in Italia.
La trade cambierà sia il destino della squadra che del giocatore.
Infatti, dopo gli anni da rookie e sophomore (dove si fa notare per le sue giocate e per le schiacciate nell'all-star game), comincia l'ascesa del giocatore sotto l'ala protettiva di coach "Zen" Phil Jackson e in coppia con Shaquille O'Neal.
Arriva il three-peat e Kobe diventa sempre più uomo franchigia della città degli angeli.
Dopo la parentesi senza vittorie, ma con grandi prestazioni anche in squadre non all'altezza della situazione, Bryant riprende in mano la squadra e, in concomitanza con il ritorno di Jackson, riporta i gialloviola ai fasti di un tempo.
Ritornano le finals e ritornano anche i titoli (2008 e 2009) in coppia con un altro lungo d'eccezione :Pau Gasol.
Dopo il quinto titolo iniziano a sprecarsi i paragoni con Jordan ma, purtroppo, il sesto anello non arriva.
L'addio di Jackson, divenuto nel frattempo Presidente dei Knicks, e l'abbandono dei pezzi da novanta della squadra lo proiettano ai giorni nostri dove, nonostante una squadra al di sotto delle aspettative, la guardia nativa di Philadelpia riesce ad imporre il suo stile unico nella lega.
Riesce a superare nei punti
un mito del basket NBA alla veneranda età di 36 anni e ad un anno dal ritiro.
Quando il sesto anello sembra quasi un'utopia...
Oppure No...

Congratulazioni Kobe!!!








Alessandro Falanga

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